Etna, riprendono i tremori: cenere verso Est e Nord-est

Riprendono con una certa intensita’ i tremori vulcanici sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, alle ore 5.40 di questa mattina, registra infatti una ripresa su valori alti. L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 4.45, risulta in prossimita’ del cratere di Sud-Est a una profondita’ di circa 3 chilometri.

Il numero degli eventi infrasonici negli ultimi 10 minuti sull’Etna, alle ore 5.38, e’ molto alto. L’ultimo evento infrasonico risulta localizzato in prossimita’ del cratere CSE. La copertura nuvolosa consente una visualizzazione estremamente discontinua e parziale dell’area sommitale.

Nel corso della notte e’ stato possibile osservare ancora i bagliori intermittenti. Sulla base del modello previsionale, la cenere emessa dall’attivita’ in corso viene dispersa verso Est e Nord-Est. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano comunque variazioni significative. Esclusivamente la stazione clinometrica di cratere del Piano mostra una leggera variazione di trend.

Uno degli ultimi episodio è datato 21 settembre quando

le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno mostrato emissione di cenere dal Cratere di Sud-Est.

In particolare l’attività è aumentata alle ore 6:55. In questo caso l’inge ha osservato la ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est dell’Etna. La nube eruttiva prodotta dall’attività in corso raggiunge un’altezza di circa 4500 m e, in base al modello previsionale, si disperde in direzione Est-Nord-Est.

Continua anche l’aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico con tendenza ad ulteriore incremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2900-3000 m sul livello del mare. Dalle ore 06:55, contestualmente alla ripresa dell’attività stromboliana, L’osservatorio ha registrato anche l’inizio di attività infrasonica.

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