Vaccini e false esenzioni, la condanna dell’Ordine dei Medici di Catania

L’Ordine dei Medici Chrirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania non nasconde l’imbarazzo in merito all’indagine dei NAS sui certificati di esenzione al vaccino.
La vicenda ha condotto al deferimento all’autorità giudiziaria di quattro medici della provincia etnea non autorizzati al rilascio.
Una situazione che il presidente Igo La Mantia definisce “inammissibile” , preannunciando possibili azioni disciplinari.
“Siamo pronti ad aprire provvedimenti”, puntualizza.

IL “MERCATO NERO” DEL GREEN PASS

L’indagine ha acceso i riflettori su un sistema di certificazioni false ed esenzioni irregolari.
Fenomeni che, come sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medidi Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania, “devono essere identificati e puniti”.
“Non si tratta – puntualizza Igo La Mantia – soltanto di inadempienze etiche e deontologiche o di responsabilità morali in capo al professionista, ma di violazioni civili e penali“.
Una sorta di “mercato nero” dei green pass, in contrasto con quanto emanato dal Ministero della Salute.
La normativa è chiara: a rilasciare i certificati possono essere solo i medici vaccinatori, ovvero i pediatri di famiglia e i medici di medicina generale che abbiano aderito alla campagna vaccinale nazionale anti-SARS-CoV-2.

POSSIBILE APERTURA DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

“Da sempre la nostra professione segue linee rigide – prosegue il presidente dell’Ordine dei Medici etneo- entro le quali bisogna operare”.
“E noi – chiarisce – siamo impegnati quotidianamente nel controllo e nella verifica delle norme e degli obblighi che i nostri iscritti devono seguire con rigore”.
” Quanto accaduto ci lascia profondamente colpiti – aggiunge – e siamo in attesa di ulteriori sviluppi e determinazioni da parte dell’autorità giudiziarie e dell’ASP”.
Una vicenda, quella delle false esenzioni, che provoca disagio non soltanto all’Ordine etneo ma all’intera categoria dei medici.
Procederemo, eventualmente – avverte – con l’apertura di un provvedimento disciplinare a carico dei professionisti coinvolti”.
“Rinnoviamo l’appello – conclude Igo La Mantia – a tutti i cittadini e ai colleghi per denunciare violazioni e bloccare certificazioni presuntivamente compiacenti”.

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