Sono passati ormai due giorni dal brutale assassinio di Giovanna “Jenny” Cantarero, giovane mamma 27enne barbaramente uccisa a Lineri, venerdì sera, all’uscita dal panificio in cui lavorava.
Un uomo a bordo di uno scooter, a volto coperto, le ha sparato tre colpi addosso, di cui uno in pieno volto.
L’ha freddata così, in modo vile, meschino e disumano.
Strappandola alla vita, così prematuramente, nonchè all’amore della piccola e amorevole figlioletta.
Gli inquirenti si sono da subito messi a caccia del criminale, con le operazioni di ricerca che stanno proseguendo anche in questi minuti, dentro e fuori Catania.
Stando alle ultime notizie raccolte, il principale sospettato corrisponderebbe all’ex compagno della vittima, con cui la stessa avrebbe avuto un rapporto particolarmente burrascoso.
L’indiziato – che non è il padre della bambina – risulta irreperibile proprio dal momento in cui si è consumato l’atroce femminicidio.
Lineri, nel frattempo, attende, in un clima caratterizzato da dolore, ansia e tensione.
C’è chi ha voluto parlare ai tanti giornalisti – tra cui inviati di Rai e Mediaset – accorsi nei pressi del luogo del delitto.
Ma anche chi, opponendo un secco rifiuto, non ha voluto aprirsi ai microfoni, rifugiandosi in un rigoroso silenzio.
“Jenny era una ragazza solare, simpatica e dolce, incredibile sia finita così“, il leit-motiv ricorrente tra gli abitanti dela storica frazione di Misterbianco.
Anche chi non la conosceva personalmente, ha voluto descriverla come “brava e disponibile“, compresi i clienti del panificio che erano soliti incontrarla quotidianamente all’interno dell’esercizio di via Alfred Nobel.
Una vicenda che ha sconvolto la Sicilia intera, al di là dei semplici confini etnei.
Un uomo, residente a Ragusa, ha deciso di partire stamattina dalla propria provincia per venire a deporre un mazzo di fiori in onore di Jenny.
Gesto spontaneo ed emozionante, perchè “la storia di questa ragazza mi ha colpito profondamente e spero che chi ha commesso una cosa del genere possa pagarla amaramente“.
Lineri attende e chiede giustizia per la sua Jenny.