Fiorello, un suo collaboratore nei guai: “Ladro di bici”, ma le cose non stanno così

Periodo d’oro per Fiorello, lo showman è protagonista quotidiano su Raidue: intanto un suo collaboratore è stato condannato.

Condannato un collaboratore di Fiorello
Condannato un collaboratore di Fiorello (Catanialive24.it)

Lo showman catanese Fiorello vive davvero un periodo d’oro: Viva Rai2, la trasmissione che conduce sul secondo canale nazionale ogni mattina, insieme a Fabrizio Biggio e Mauro Casciari, ha uno share incredibile, pari al 20% in media. Per quell’orario, significa che oltre un milione di italiani quotidianamente segue il programma tra satira e rotocalco.

Proprio nei giorni scorsi, parlando del caso di Chiara Ferragni, Fiorello non aveva lesinato critiche sia all’influencer, sia in generale alla gestione della vicenda, dai media alle associazioni dei consumatori, fino all’azienda che aveva promosso la raccolta fondi oggetto della sentenza dell’Agcom.

Collaboratore di Fiorello condannato: di chi si tratta e perché

Gabriele Vagnato
Perché è stato condannato Gabriele Vagnato (Catanialive24.it)

Nelle stesse ore in cui lo showman se la prendeva un po’ con tutti per quanto avvenuto, è arrivata una condanna per un suo collaboratore. Si tratta dello YouTuber Gabriele Vagnato, fedele spalla di Fiorello nelle vesti di inviato della sua trasmissione. Classe 2001, ha iniziato da giovanissimo a caricare video divertenti sulle piattaforme, tanto da essere stato appunto notato dal mattatore catanese.

In precedenza, aveva esordito in televisione con Andrea Delogu ed era stato tra i conduttori del Love Mi di Fedez: insomma, nonostante la giovanissima età, Vagnato è un personaggio che si è fatto conoscere già da oltre un anno dal grande pubblico. Ma come tutti i ragazzi della sua età, anche lui può aver commesso degli errori e per uno di questi è arrivata la condanna per diffamazione.

In un’inchiesta pubblicata nell’ottobre 2022 su YouTube, Gabriele Vagnato avrebbe confuso un artigiano milanese per un ladro di bici e per questo sarebbe stato querelato. Alla fine, la condanna è stata a un anno di carcere con sospensione della pena e 5mila euro di provvisionale, oltre a un risarcimento da oltre 25mila euro per il diffamato e al sequestro conservativo del video insieme a 7mila euro.

L’artigiano diffamato ha affermato che quello che è avvenuto gli avrebbe rovinato la vita, in quanto costretto a trasferirsi e ora anche sotto cura con dei farmaci. Da parte sua, l’avvocato di Vagnato ha sostenuto la difesa del suo assistito, spiegando che nel video l’artigiano non sarebbe stato riconoscibile e che in ogni caso ci sarebbe la buona fede del giovane YouTuber.

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