FOTO| Pesca subacquea non autorizzata: multa salate per i trasgressori

Nelle scorse notti, dopo giorni di mirate attività di investigazione e monitoraggio della costa etnea, il personale militare della Guardia costiera è riuscita a sorprendere e fermare in flagrante alcuni subacquei. Erano intenti ad effettuare attività di pesca non autorizzata.

Le operazioni hanno visto congiuntamente impiegati, su tutto il territorio di giurisdizione, i Nuclei degli Ispettori Pesca degli Uffici marittimi delle Capitanerie di porto di Catania, Riposto e Acireale.

In particolare, grazie alle costanti attività investigative dei militari individuati, a Santa Maria La Scala, 4 soggetti. Erano impegnati nello svolgimento di pesca subacquea illegale.

Ai sub, elevati verbali amministrativi per un importo complessivo di 4000 Euro. Sequestrati, inoltre, gli equipaggiamenti e le attrezzature da pesca non consentite, utilizzati per le attività di frodo.

Una parte del pescato, per lo più molluschi ancora vivi (ricci e occhi di bue), a seguito di controllo sanitario a cura dei medici della locale ASP, è stato rigettato in mare. L’altra dichiarata non commestibile, distrutta.

Il fenomeno della pesca subacquea abusiva, attività purtroppo ancora diffusa lungo il litorale del sotto costa siciliano, comporta un pericoloso e dannoso depauperamento dei fondali marini. Ma anche la progressiva diminuzione delle risorse ittiche autoctone.


Il Corpo delle Capitanerie di porto Guardia costiera, continua ininterrottamente l’attività di controllo su tutto il territorio di giurisdizione siciliano e nazionale. Con l’obiettivo di tutelare le coste, il mare e gli operatori di settore che esercitano nella legalità la propria attività.

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Controlli a tappeto a San Cristoforo e Castello Ursino: diverse sanzioni

Denunciata una 31enne catanese per furto aggravato. Un 20enne catanese, invece, denunciato per detenzione illegale di armi e segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.

Questi i provvedimenti dei Carabinieri di Catania Piazza Dante, supportarti dai colleghi del 12esimo Reggimento “Sicilia” e coadiuvati da personale specializzato dell’Enel

Nell’ambito di un servizio predisposto per il contrasto dell’illegalità diffusa i militari, tra le altre, hanno sottoposto a verifica l’impianto elettrico di un’abitazione di una donna abitante in via Oberdan. Che, mediante prove strumentali e visive, risultato essere stato manomesso. Perché direttamente collegato alla rete elettrica pubblica.

Nel corso del medesimo servizio un 20enne, sottoposto a controllo, trovato in possesso di un coltello con lama di 15 centimetri ed una dose di marijuana. Lo stesso, denunciato perché gravemente indiziato di detenzione illegale di armi, nonché segnalato alla competente Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.

Ulteriori controlli e le sanzioni

Per garantire l’osservanza delle norme del C.d.S. per la tutela della sicurezza pubblica, i militari hanno poi dislocato diversi posti di controllo nel quartiere di San Cristoforo e nella zona circostante il Castello Ursino, laddove è maggiormente richiesta la presenza dell’Arma a fronte delle segnalazioni pervenute dai residenti circa la condotta di giovani  centauri che, abitualmente, invadono le aree pedonali o di verde pubblico mettendo a rischio i bambini ed altre persone presenti nell’area della piazza Federico di Svevia.

In tale contesto i militari hanno identificato 42 persone e sottoposto a controlli 26 veicoli. Elevando sanzioni al C.d.S. per guida senza patente, mancata copertura assicurativa e mancato utilizzo del casco protettivo.

Le sanzioni amministrative elevate ammontano complessivamente a 32.178 euro e, inoltre, hanno comportato il sequestro ed il fermo amministrativo di 10 veicoli.

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