Mandare un messaggio audio whatsapp è ormai un’abitudine diffusissima, ma rischiamo spesso di essere scostumati e “cafoni”: ecco quando accade e cosa evitare
Il galateo digitale, potremmo definirlo così. Un’educazione di base che, così come in qualsiasi contesto fisico, è necessaria anche nella vita virtuale quando utilizziamo quel ponte invisibile rappresentato due dispositivi e una linea internet per comunicare con qualcuno alla distanza. Perché così come è inopportuno telefonare in determinati orari, come presto la mattina o dopo le 21.00 per esempio, è poco consigliato anche fare una serie di cose che – forse – fate senza nemmeno rendervene conto.
Whatsapp, dal punto di vista del galateo citato, ha sicuramente un ruolo chiave in quanto è ormai al centro della nostra comunicazione che sia intima o lavorativa. Perché attraverso questo strumento, ormai, l’uso dei messaggi vocali in particolare ha aperto nuove possibilità impensabili un tempo. Ma sono anche tra i principali motivi di malcontento di utenti ormai stanchi di ricevere vere e proprie raffiche spesso per contenuti inutili o facilmente sintetizzabili. Seguire alcune regole fondamentali, pertanto, può migliorare la qualità delle interazioni e garantire un’esperienza più piacevole per tutti.
La prima regola, e indubbiamente la più significativa, riguarda la transizione tra messaggi vocali e scritti. Se si invia un messaggio vocale e la risposta giunge sotto forma di testo, è importante adattarsi alla preferenza del destinatario e continuare la conversazione utilizzando la modalità scritta. Questo semplice gesto rispetta le preferenze di chi riceve, contribuendo a mantenere la fluidità della comunicazione. Significa che in quel momento non può rispondere in maniera vocale o, semplicemente, non gli va di farlo in quel modo ed è giusto adeguarsi.
Un altro aspetto da considerare è la durata dei messaggi vocali. In generale – dicono gli esperti – i vocali che superano i tre minuti rischiano di essere ignorati o ascoltati in un secondo momento, senza darne però a quel punto il giusto peso di un momento precedente. Questo comporta il rischio di interrompere il flusso naturale della conversazione, potenzialmente allontanando gli interlocutori invece di avvicinarli. Anche se inviare un audio è comodissimo, è necessario considerare tutti una serie di aspetti per il rispetto di chi c’è di fronte. Anche se a chilometri e chilometri di distanza. Mandare audio attorno ai 30 secondi di media sarebbe l’ideale. Sempre.
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