Li ha insultati appellando la mamma come “zingara” e i due genitori come “porci, pugno di bastardi”. Li ha minacciati di farli morire con atroci sofferenze. Ma, fatto più grave, ha tentato di soffocare la madre con un cuscino.
Una vita infernale per la coppia che, ormai al limite, ha trovato il coraggio di denunciare il figlio ai carabinieri. Un gesto difficile, ma inevitabile se è vero che i due, un uomo di 63 anni e una donna di 60 anni, vivevano rintanati in camera da letto. Ma non solo: la coppia mangiava ad orari insoliti per evitare di incontrare il figlio in casa. Prima di trasferirsi in un’altra abitazione celando l’indirizzo al figlio.
L’aspetto più inquietante di questa vicenda è la recidività. Il 35enne arrestato dai Carabinieri, infatti, era stato già condannato per due volte per lo stesso reato perpetrato sempre nei confronti dei genitori. L’uomo, consumatore abituale di stupefacenti, però, ha proseguito imperterrito nella sua condotta violenta.
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