Giornata internazionale della disabilità. Mangano: “Per le persone omo-transessuali rischio doppia discriminazione”
LE DICHIARAZIONI DI SANDRO MANGANO
“Una giornata nata per aumentare la consapevolezza e la comprensione dei problemi connessi alla disabilità ma il discorso è molto ampio e complesso se e quando riguarda persone omosessuali. Le persone con disabilità rappresentano il 15% della popolazione mondiale.
Circa un miliardo, e devono affrontare nel corso della loro vita discriminazioni e ostacoli che ne limitano la piena partecipazione alla vita sociale”.
Negli ultimi tempi si sono compiuti grandi passi in avanti grazie all’impegno sociale, ma c’è un’arretratezza di fondo in tutti i vari ambiti: sanitario, assistenziale, psicologico. Basti pensare che anche in ambito scolastico (tema a cui Sandro Mangano tiene in modo particolare perché insegnate di sostegno), ci si ritrova con personale non specializzato o assistenti alla comunicazione che ritardano ad arrivare per la mancanza dei fondi. “Si parla – aggiunge Mangano – di integrazione, di abbattere la discriminazione, ma c’è veramente la volontà di inclusione? Io credo che oggi non esista una vera integrazione e che la discriminazione coinvolga diverse sfere sempre più ampie”.
“E questa è già una discriminazione. E se a questo si aggiunge anche l’essere gay o lesbica cosa succede? Per le persone omo-transessuali il rischio di discriminazione è ancora maggiore. “
Esistono divari – conclude Mangano – ancora oggi realmente assurdi, e in questo caso la discriminazione la si può definire doppia. Dobbiamo superare lo scoglio sociale e vedere la ‘diversità’ come ‘unicità’”.