Giovanni Verga, il maggiore esponente della corrente letteraria del Verismo, morì a Catania il 27 gennaio di cento anni fa.
Un anniversario che la città – la stessa dove nacque, il 2 settembre del 1940 – e le istituzioni politiche regionali hanno ricordato, mobilitandosi in prima linea.
Dopo la celebrazione della Santa Messa nel Duomo di Catania, alla presenza dei discendenti dello scrittore, una corona di fiori è stata deposta al Cimitero dalle autorità cittadine.
Tra gli omaggi a Giovanni Verga, di particolare rilievo è il francobollo commemorativo in suo onore.
Emesso da Poste Italiane per il centenario, è stato realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto del Ministero dello Sviluppo economico.
Proprio nella giornata del 27 gennaio, si svolgerà l’annullo filatelico “giorno di emissione” del francobollo.
Si tratta, tuttavia, soltanto delle prime iniziative di una lunga serie.
Su impulso del governo regionale, infatti, è stato istituito un apposito Comitato scientifico di cui fa parte, tra gli altri, la Soprintendenza per i Beni culturali di Catania.
Gli altri soggetti sono gli Atenei siciliani di Palermo, Enna, Messina e Catania, la Fondazione “Giovanni Verga” e i sindaci dei Comuni “verghiani” della provincia etnea.
Oltre a Catania, nel Comitato figurano Vizzini, Aci Castello e Mineo.
All’interno, anche una rappresentanza degli eredi della famiglia Verga, originaria, appunto, di Vizzini.
In lavorazione, un articolato programma di eventi che si snoderà per tutto il 2022 in vari luoghi della Sicilia.
“Per il governo che ho l’onore di guidare, il centenario della morte di Giovanni Verga non è solo l’occasione per rendere doverosamente omaggio ad un grande siciliano”: lo afferma Nello Musumeci.
“Ma anche l’opportunità – precisa il presidente della Regione Siciliana- per stimolare una rilettura critica della sua straordinaria produzione letteraria”.
E promuovere, al contempo, l’accurata valorizzazione dei luoghi siciliani che ispirarono le più significative opere verghiane.
Il presidente, inoltre, sottolinea la volontà incentivare il turismo culturale nei luoghi legati allo scrittore. Una straordinaria opportunità per i territori in termini di crescita economica.
“Quest’anno -sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – celebriamo un siciliano straordinario”.
L’auspicio è che il 2022 possa fungere da occasione per una maggiore conoscenza del contributo profondo che egli ha dato alla cultura italiana”.
“Giovanni Verga, scrittore, drammaturgo e capofila del Verismo – aggiunge l’esponente del governo Musumeci – rivoluzionò l’arte dello scrivere dell’Ottocento“.
“Attraverso la sua opera – conclude – mise in evidenza l’identità e la realtà umana e sociale della Sicilia più vera, accompagnando un carattere di necessità fatale a una lucida disamina”.
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