Guai per Asia Valente, l’influencer da 2 milioni di follower è ora accusata di non segnalare le ADV e le aziende con cui collabora. L’Antitrust ha avviato un’istruttoria.
Conosciuta per essere stata una modella della rivista PlayBoy e ancora di più per la partecipazione ai reality show Mediaset Grande Fratello Vip del 2020 e la Pula e il Secchione del 2022, Asia Valente è un’influencer di tutto rispetto con i suoi oltre 2 milioni di follower sui social.
Ora però per lei ci sono guai in vista con la giustizia. L’Antitrust ora la accusa di non segnalare le collaborazioni con le aziende. La mancanza di diciture e corretta segnalazione delle pubblicità potrebbe costarle caro.
La pratica di ADV e simili, così Asia Valente farebbe pratica commerciale scorretta
Valente sui social di presente come travel blogger e molto latro per cui pubblica ogni giorno foto e storie in cui si trova e consiglia locali, ristoranti, ma anche spa, hotel e così via. Per l’Antitrust, il garante della concorrenza e del mercato, l’influencer commetterebbe pratica commerciale scorretta.
Si tratterebbe per l’Antitrust di vere e proprie ADV, termine che sui i social indica le pubblicità e quindi le collaborazioni tra aziende ed influencer che portano a questi ultimi introiti a secondo del numero di follower, visualizzazioni e interazioni.
Secondo disposizione, in vigore ormai da qualche anno e su cui è intervenuta proprio il Garante, le ADV e tutte le altre pratiche simili, quindi regali o le suppliedby (cioè le esperienze regalate agli influencer in maniera gratuita in cambio di visibilità, ndr) devono essere segnalate e diversificate. Cioè gli utenti devono sapere e capire che si trovano di fronte ad una sponsorizzata o ad un regalo e che quindi quel post, video o storia permette all’influncer di guadagnare.
L’accusa verso Valente sarebbe proprio quella di non segnalare queste inserzioni pubblicitarie, per cui è stato aperto un provvedimento. Si tratterebbe di pubblicità ingannevole a cui si aggiunge anche il fatto che molti degli oltre 2 milioni di follower sembra non essere veri. Il provvedimento si estende anche nei confronti di Meta-Instagram che secondo l’Antitrust non “fornirebbe adeguate informazioni sull’esistenza e le modalità d’uso dello strumento per contrassegnare i contenuti brandizzati né controllerebbe l’effettivo e corretto utilizzo di tale strumento, soprattutto in relazione a contenuti promozionali pubblicati da utenti estremamente popolari, quali gli influencer.” Se fosse accertata, la pratica di pubblicità occulta potrebbe costare parecchio ad Asia Valente.