A breve distanza da Palermo sorge il borgo di “Hora”, che trasporta i visitatori in un’atmosfera diversa, lontana dalla tipica esperienza siciliana.
Conosciuto come “Hora“, questo borgo è il custode di una cultura e di un’identità uniche, ereditate da rifugiati albanesi fuggiti dall’avanzata ottomana nel XV secolo. E’ la storia affascinante di Piana degli Albanesi, il suo patrimonio culturale e le influenze architettoniche che la rendono unica.
Fondata nel XV secolo, Piana degli Albanesi mantiene viva la lingua, i costumi e la religione bizantina dei suoi fondatori albanesi. Il termine “Hora”, che significa città più importante in greco, sottolinea la centralità di questo borgo, che ospita la più grande comunità albanofona in Sicilia.
Le vie di questo spettacolare borgo sono un viaggio attraverso il tempo e la cultura. Le chiese con cupole bizantine, le botteghe artigiane e le fontane Kronjet conferiscono al centro storico un fascino unico. Il quartiere Sheshi, la zona più antica, custodisce il Palazzo Manzone e la Chiesa del monastero basiliano SS. Salvatore alla Sclizza, offrendo panorami mozzafiato sulla vallata.
La Cattedrale di San Demetrio Megalomartire, nota come Klisha e Shën Mitrit, è il fulcro religioso del borgo. Sede dell’eparchia, la cattedrale ospita riti coinvolgenti durante la Settimana Santa, un’occasione imperdibile per immergersi nell’identità culturale di Piana degli Albanesi. Il Museo della tradizione arbëreshë documenta la storia della comunità albanese di Sicilia.
L’architettura di Piana degli Albanesi testimonia la fusione armoniosa di due stili distinti, il barocco e l’influenza bizantina. Artisti come Pietro Novelli hanno lasciato un’impronta indelebile, contribuendo alla creazione di un patrimonio artistico unico nel suo genere.
Il borgo di Hora con la foresta più estese della Sicilia occidendale
Nei dintorni del borgo, la natura si mostra in tutto il suo splendore con il lago centenario di Piana degli Albanesi, un’incantevole oasi di pace. A breve distanza, Portella della Ginestra, teatro di un tragico evento nel 1947, rimane ancor oggi un mistero irrisolto, con implicazioni sulla Strage di Stato.
Il parco archeologico su Monte Iato offre una finestra sul passato con i resti di un antico centro urbano. A circa mezz’ora di strada, la Riserva Naturale di Ficuzza regala scenari mozzafiato, rappresentando la foresta più estesa della Sicilia occidentale.
Piana degli Albanesi, con il suo mix culturale, architettonico e naturale, offre ai visitatori un’esperienza unica. Lontano dalla vita frenetica di Palermo, questo borgo siciliano mantiene viva la sua storia e identità, invitando coloro che lo esplorano a immergersi in un mondo di tradizione, arte e bellezza naturale.