Sui social appare l’annuncio: “Bella Vita” di Niko Pandetta è disco di platino, intanto lui resta in carcere per vari reati.
Il trapper neomelodico Niko Pandetta, nato a Catania 33 anni fa, torna a far discutere: eravamo rimasti, appena qualche settimana fa, al featuring con Massimo Pericolo, uno dei trapper italiani più noti, e ce lo ritroviamo adesso che per lui arriva un altro interessante successo. Sulle Stories del suo profilo Instagram, infatti, viene annunciato che “Bella Vita”, il suo album più famoso, è disco di platino.
La certificazione è arrivata in queste ore sul sito della Fimi, dove l’autore di “Pistole nella Fendi”, 35 milioni di ascolti su Spotify, è in compagnia di Calcutta, che con Evergreen ha appena conquistato il secondo platino, Baby Gang, gli Aqua e Sfera Ebbasta, oltre che di Lucio Dalla, solo per fare alcuni nomi. “Respira” di Salmo e Noyz Narcos insieme a Marracash, per esempio, è ancora soltanto disco d’oro.
Numeri impressionanti se si considera che il criticatissimo esponente della trap neomelodica è detenuto ormai da un anno e mezzo, da quando nell’ottobre 2022 venne arrestato, peraltro in maniera abbastanza sensazionalistica, dopo una condanna per spaccio passata in giudicato in Cassazione e la successiva evasione. Di fatto, infatti, al momento dell’arresto Niko Pandetta risultava latitante.
Quello che risulta ancora più incredibile è che dopo “Bella Vita” e dopo l’arresto, sul mercato discografico italiano siano apparsi altri due album del cantante catanese, che fece scalpore anni fa per un controverso brano in cui parla dello zio, il boss Turi Cappello, ritenuto autore o mandante di qualcosa come 200 omicidi. Il disco di platino arriva peraltro dopo che erano emerse voci poco felici sulla sorte di Niko Pandetta.
Quella di Niko Pandetta è una vicenda controversa: in gioventù ha subito arresti e condanne e la sua vita è stata al centro di alcune trasmissioni televisive, che si sono occupate del caso del cantante con la fedina penale sporca. Lui si è sempre difeso, sostenendo che oggi “sono una persona diversa grazie alla musica e al pubblico”.
Ha preso anche le distanze dalla canzone per lo zio, che – aveva spiegato – oggi non avrebbe più scritto, ma fino al momento dell’arresto è stato personaggio discusso e, per dirne una, si è visto negare anche la possibilità di salire su alcuni palchi dai questori, proprio per il suo burrascoso passato e per quei testi quantomeno borderline.
Niko Pandetta, inoltre, che ha sempre negato di essere un mafioso o un affiliato a qualche organizzazione, poco dopo aver ricevuto un diniego per un concerto, si era visto anche dare il Daspo per un anno, in seguito a una rissa avvenuta a Catania, con tanto di sparatoria finale.
Acquistare una casa da ristrutturare è un'opzione che attrae molti acquirenti, soprattutto coloro che desiderano…
Un uomo di 38 anni è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dopo una…
Un uomo di 72 anni è rimasto gravemente ferito mentre effettuava dei lavori in casa…
Questa mattina a Melilli, in provincia di Siracusa, un operaio è caduto da un’impalcatura in…
Un uomo di 94 anni è morto ieri pomeriggio a Palermo dopo una caduta sulle…
Un operaio di 50 anni è rimasto vittima di un incidente sul lavoro nel pomeriggio…