Il Catania assapora finalmente il gusto dei tre punti dopo l’ultima vittoria contro la Fidelis Andria. A decidere il risultato in favore degli etnei il rigore trasformato da Moro negli ultimi dieci minuti di gara. Infatti allo stadio “Donato Curcio” di Picerno il Catania sconfigge i padroni di casa per zero a uno e torna a vivere attimi più sereni. Uno scossone necessario per la squadra di mister Baldini per risalire la china della classifica e dare dimostrazione di voler maturare passo dopo passo.
A differenza dell’ultima sconfitta casalinga contro la Turris, stavolta mister Baldini torna alle origini ma lascia le redini al tecnico in seconda Luciano Mularoni a causa della squalifica rimediata nel match precedente. L’allenatore etneo schiera il consueto 4-3-3 con qualche novità. Conferma tra i pali per Sala. Oltre a Calapai e Pinto sulle fasce, in difesa torna titolare Claiton centrale con Monteagudo a dare solidità al reparto difensivo. A centrocampo Mularoni si affida al playmaker Maldonado e Rosaia in mezzo al campo. In mediana chance da titolare anche per Greco a supporto della trequarti. In attacco, invece, spicca Moro dal primo minuto accompagnato da Biondi e Piccolo in posizione di esterni.
Nel primo tempo le due squadre non offrono una prestazione agonistica dai ritmi elevati. Al contrario si evidenzia un notevole equilibrio in campo senza particolari colpi di scena. Ma a mettersi in mostra è subito il Catania che tenta di acciuffare il vantaggio al minuto 11 con Moro. L’attaccante rossazzurro recupera il pallone a ridosso dell’area avversaria e opta per un tiro rasoterra all’angolino, Albertazzi risponde presente e respinge efficacemente. La formazione etnea insidia il Picerno anche al minuto 26 quando Calapai raccoglie il rimbalzo ma sotto porta calcia troppo a lato, con un po’ di fortuna i lucani salvano il risultato. Per il Catania le parole chiave del match sembrano essere poche ma buone. Scambi veloci del pallone e dinamicità in fase di ripartenza. E non è raro che proprio il Catania riesca ad alzare l’intensità della partita, pur mostrando qualche difficoltà nella chiusura in difesa sulle avanzate avversarie.
Tuttavia anche il Picerno fa sentire il fattore casa dalla sua parte. Dopo la prima mezzora di gara la squadra di casa impegna la difesa etnea sfruttando il tandem Reginaldo-Coratella. E’ proprio Coratella a effettuare il primo squillo in porta per il Picerno ma Sala nega la gioia del gol al centravanti lucano. Oltre a questo il Picerno non sembra impensierire più di tanto il Catania, se non in qualche sprazzo isolato che non cambia le sorti del match.
Alla rientro dagli spogliatoi la gara al “Donato Curcio” prende una piega più vivace. Il pubblico spinge la squadra di casa verso il vantaggio ma il Catania non è da meno. Del resto il leitmotiv dei secondi quarantacinque minuti assume caratteristiche più intense rispetto alla prima metà di gioco. Per mantenere questo trend energico mister Mularoni nel corso del minuto 60 sostituisce Russotto ed Ercolani per Biondi e Claiton. In questi istanti è da sottolineare l’impegno degli etnei sulle corsie laterali. In particolare è Piccolo a conquistare spazio offensivo in corsa e costringere il Picerno ad arretrare. Ciononostante l’esterno rossazzurro fatica sulle verticalizzazioni in area per i compagni a fine azione, concedendo respiro agli avversari.
La risposta di tutto rispetto del Picerno al Catania giunge al minuto 72 con Pitarresi. In questa occasione il centrocampista lucano calibra una conclusione insidiosa che Sala neutralizza in corner mandando la sfera sopra la traversa. Il tiro di Pitarresi coincide con una successiva ripresa agonistica da parte del Picerno per superare le linee etnee. Infatti il Catania da un lato comincia a sentire la stanchezza dell’ultimo quarto d’ora di gara. Dall’altro lato però prova a studiare una via per non perdere la costanza sino ad ora messa a punto.
Il punto di svolta arriva dopo qualche istante. E così, grazie alla sovrapposizione di Moro sulla ripartenza di Provenzano, il Catania conquista il calcio di rigore fondamentale al minuto 79. A causare il penalty l’atterramento di Ferrani proprio su Moro. Sul dischetto il centravanti numero 24 si prende ancora una volta la scena e trasforma il rigore.
Sul finale di gara cambiano gli assetti tattici delle due squadre. Se, infatti, il Catania sposta il baricentro in zona arretrata per difendere il vantaggio, il Picerno aumenta il gioco in fase offensiva. Tuttavia gli etnei riescono a gestire bene l’occupazione degli spazi in chiusura e negano il recupero a un Picerno ormai agguerrito oltre la propria metà campo. I rossazzurri non rinunciano all’atteggiamento propositivo in attacco. Al minuto 87 Provenzano sfiora il raddoppio su punizione, Albertazzi toglie la palla dall’angolino alto.
Il Picerno punta tutto sui colpi di scena dell’ultimo minuto. Ed è così che il Catania rischia di pareggiare i conti al minuto 89 quando Terranova dal limite carica il destro ma il palo destro salva l’inviolabilità della porta difesa da Sala. Ma per il Picerno non c’è più tempo. Il Catania dunque torna finalmente alla vittoria e al “Donato Curcio” conquista il secondo successo in campionato.
Per il Catania si tratta di un trionfo chiave in ottica salvezza. 7 punti e un quattordicesimo posto da abbandonare il prima possibile ed evitare lo spettro dei playout. Stavolta il Catania mette in atto potenzialità mai viste nelle gare precedenti. La squadra etnea infatti riesce a non perdere la concentrazione per tutti i novanta minuti dimostrando solidità fino all’ultimo minuto. E’ chiaro che il collettivo debba crescere ulteriormente ma sarebbe sbagliato bruciare le tappe a inizio stagione. Per il momento in casa Catania torna serenità dopo le ultime prestazioni poco convincenti. Infine servirà proseguire su questa linea in vista del prossimo confronto casalingo contro la Juve Stabia, compagine ostica che può rappresentare un altro banco di prova per i rossazzurri in cerca di punti.