Encomiabili. Strordinari. Professionisti di altissimo livello.
I ragazzi del Catania, questo pomeriggio, hanno sfiorato un’altra impresa. A Campobasso, infatti, i rossazzurri sono andati a un passo dalla vittoria in una gara spettacolare e pirotecnica.
Dopo il vantaggio firmato Rosaia, gli uomini di Baldini vengono raggiunti e poi superati dai gol di Candellori e degli ex Emmausso e Rossetti alla fine del primo tempo.
3-1, finita qui? No, affatto. Mai dire mai, quest’anno, quando si ha Luca Moro tra le proprie fila.
L’uragano col numero 24 si è abbattuto anche sul “Nuovo Romagnoli”, come una sentenza inappellabile.
Due gol su penalty, di cui uno su cucchiaio di Mascariana memoria: glaciale come sempre.
Poi il terzo sigillo, sparando imparabilmente da pochi metri alle spalle di Raccichini. Tripletta. 13 gol in 11 gare di campionato, numeri da assoluto predestinato.
In zona Cesarini, però, ecco la più classiche delle beffe, col pareggio casalingo del definitivo 4-4 di Tenkorang, bravo ad approfittare delle canoniche pecche difensive del reparto arretrato del Catania, ulteriormente sgretolato dall’espulsione al 77° di Andrea Zanchi.
Nonostante l’ amarezza, c’è da andare ancora una volta fieri di questo gruppo. Soli contro tutti, indomabili combattenti.
A prescindere da qualunque tipo di risultato sul campo, a prescindere da cosa ne sarà del domani.