Il dolore di Misterbianco per Jenny

Il comune di Misterbianco è in lutto dopo il vile femminicidio compiuto ai danni della povera Jenny Cantarero, ragazza di 27 anni uccisa a Lineri mentre usciva dal luogo di lavoro.

Un’intera comunità, ancora sotto shock, piange la scomparsa della giovane mamma, strappata troppo presto all’amore della sua famiglia e dei suoi cari.

Ieri sera si è consumato l’ennesimo femminicidio – si legge nella nota di Giusi Percipalle, consigliera del comune di Misterbianco – Perdiamo un’altra donna, una mamma, una figlia. Tutta la comunità misterbianchese si unisce al dolore della famiglia e grida: “Basta!” Da tempo sono impegnata nella lotta alla violenza contro le donne, per questo ho deciso di scendere ancora una volta in campo per combattere questo orrore che umilia e addolora la nostra comunità. Attraverso i media, le iniziative sociali, gli incontri con le istituzioni, la realizzazione di centri antiviolenza, non faremo mancare il nostro supporto, non lasceremo MAI PIU’ sole tutte le donne che subiscono violenze, fisiche, verbali, sessuali. Daremo loro tutta la nostra vicinanza ed io, in quanto Donna e rappresentante delle istituzioni del mio Paese, non mi fermerò finché queste vigliacche crudeltà non cesseranno!


Grazie a riconosciuti e stimati professionisti, come l’avvocato penalista Alessandro Numini, il quale da tempo si è contraddistinto per il suo coraggioso impegno nella difesa delle donne vittime di violenza, abbiamo deciso di improntare una strategia di reazione e di difesa per la tutela delle vittime.

Insieme all’ avv. Alessandro Numini abbiamo incontrato il sindaco e l’assessore ai servizi sociali, dr.ssa Marina Virgillito, i quali, anch’essi impegnati in questa battaglia, si sono mostrati subito disponibili ad ascoltare le nostre proposte.

Intendiamo avviare un percorso di vicinanza per le vittime di violenza, aprire uno sportello su Misterbianco e lavorare su due fronti, prevenzione e sensibilizzazione sui temi di violenza.

La lotta contro la Violenza sulle donne non può essere relegata ad una singola giornata di abbracci e pacche sulle spalle, ma deve essere un percorso, un cammino costante, sincero e coraggioso!

Solidarietà a tutte le Donne vittime di violenza fisica, verbale e sessuale.

Il mio pensiero oggi va alla giovanissima Jenny, un’altra mamma alla quale è stato impedito di crescere la propria bambina.

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