Il “Tommaso Campailla” di Modica rinasce.
E’ grazie ai 25 mila euro di restituzioni provenienti dai deputati regionali del M5S. Proprio ieri, il museo ha riaperto al pubblico dopo il restyling del prospetto seicentesco. L’adeguamento degli impianti tecnologici e un innovativo allestimento degli spazi espositivi. Il progetto è stato curato dall’agenzia Zero
I locali dell’attuale museo ospitavano l’ospedale Santa Maria della Pietà. Era uno dei principali centri in Italia per la cura della sifilide, grazie a Tommaso Campailla. Al suo interno, addirittura, una sala dove gli allievi della Scuola Medica Modicana (XVII-XIX) esercitavano la dissezione su di un “Tavolo anatomico”: preziosissimo. In Italia ne restano solo tre.
“Riapriamo – sottolinea la deputata regionale M5S Stefania Campo, presidente dell’associazione Movimento 5 Stelle Sicilia – uno spazio espositivo di grande importanza storica. Un gioiello che fonde medicina e cultura ed è tra i pochi musei del genere in Italia. Per la sua posizione centrale rispetto alle altre strutture culturali della zona, sarà un prezioso tassello nel ricchissimo percorso turistico che la città offre. La nostra è stata una scommessa importante, portata avanti insieme al consigliere comunale del M5S, Marcello Medica e in sinergia con l’amministrazione comunale di Modica”.
L’ On. Stefania Campo precisa che la riqualificazione di questo luogo fosse un obiettivo fondante per supportare la candidatura di Modica a Capitale della Cultura 2021.
Si dice lieta per l’apporto fornito dall’amministrazione comunale. Che ha accolto le sollecitazioni dei promotori. Riqualificata l’area esterna al museo che: “Ritorna così allo splendore di una volta” dichiara.
“Da sempre sosteniamo che la politica – commenta il nuovo capogruppo M5S all’Ars, Nuccio Di Paola – si possa fare spendendo meno soldi. Da anni i componenti del gruppo M5S Sicilia si tagliano lo stipendio e restituiscono fondi ai cittadini, realizzando progetti che hanno un effetto economico moltiplicatore nei territori in cui vengono realizzati. Continuiamo in questo modo, orgogliosi di appartenere all’unica realtà politica che ha restituito ai siciliani, finora, oltre 6 milioni di euro per iniziative di pubblica utilità. Tra queste, i “Cammini di Sicilia”, finanziati con 100 mila euro, i murales a Trapani, diversi campetti per l’attività sportiva e parchi giochi, 300 mila euro per l’emergenza Covid e non ultima la nota “trazzera” di Caltavuturo che ricucì una Sicilia divisa in due dal crollo del ponte Himera sull’autostrada Catania-Palermo”.
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