“Il viaggio di Ulisse” è il titolo dell’innovativo progetto di formazione digitale promosso dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Barbara Mirabella. Presentato nell’istituto omnicomprensivo Musco in sinergia con la dirigente scolastica Cristina Cascio. Ma anche con il responsabile Educational della Apple, Mario Piacenti, che è partner dell’iniziativa aperta sino a giugno a tutte le scuole.
L’obiettivo è quello di proseguire l’azione di contrasto alla dispersione scolastica messa in atto dall’Amministrazione comunale, soprattutto nelle periferie e in contesti economicamente svantaggiati. Utilizzando anche percorsi di formazione digitale, fortemente connotati da valori come l’accessibilità e l’inclusione. Inoltre, facendo leva sull’aspetto gioioso del gioco. Con l’applicazione del coding e della programmazione ad una straordinaria opera letteraria, l’Odissea, e alle avventure di un eroe senza tempo, Ulisse.
Nel progetto, realizzato in collaborazione con l’ufficio Attività Parascolastiche, Pari Opportunità e Politiche Giovanili, l’Odissea diventa un gioco con il quale i bambini tramite l’ausilio degli iPad messi a disposizione, utilizzando le applicazioni totalmente gratuite di Apple Educational Specialist, semplici e intuitive, potranno programmare attraverso “il codice di programmazione” dei piccoli robottini che saranno “il motore” della nave di Ulisse, per simulare il viaggio dell’Eroe epico, dalle coste di Itaca fino al Circeo. Un modo nuovo e brioso anche per affrontare l’epica e discipline come la storia, la geografia, la matematica.
Ogni scuola che aderirà al progetto, grazie all’accordo sottoscritto dal Comune di Catania, riceverà in omaggio la “coding box”, una scatola contenente gli Ipad, i robot e il tappetino del “Viaggio di Ulisse”. Per intraprendere un coinvolgente percorso verso un futuro che è sempre più vicino.
“Un percorso assolutamente al passo coi tempi- ha detto l’assessore Mirabella – A causa degli eventi legati alla diffusione del Covid, la Dad e la Did, così come lo smartworking, sono entrati nel linguaggio ordinario e comune ed hanno stravolto concetti che sino a qualche tempo fa si consideravano inscalfibili. Le attività digitali come il coding e la robotica vengono considerate sempre più ‘necessarie’ per il corredo formativo e didattico degli studenti. Tanto da essere affiancate alle discipline istituzionali, con l’obiettivo di agevolare il percorso formativo sin dall’infanzia”.
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