In Perù è emergenza ambientale a causa di un’eruzione vulcanica

In Perù, nell’arcipelago di Tonga, è avvenuta una violenta eruzione vulcanica lo scorso 15 gennaio che ha causato anche uno tsunami. Si teme una vera e propria crisi umanitaria per una parte della nazione.

Il vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’ apai sembrava essere in una fase di calma. Ma tra sabato e domenica ha prodotto un’alta colonna di fumo. Fulmini e anche un’eruzione con la conseguente produzione di una potente onda d’urto che ha, poi contribuito a produrre maremoti.

Le onde più grandi hanno causato danni lungo le coste dell’arcipelago di Tonga. Altri danni, di minori entità, registrati a migliaia di chilometri di distanza nel Nordamerica e nel Sudamerica.

Si tratta di un’eruzione molto rara, secondo gli esperti, che si verifica ogni mille anni.

Il disastro ambientale

La violenta eruzione del vulcano, ha causato un vero e proprio “Disastro ambientale” in Perù.

Infatti, il 15 gennaio scorso, è stata registrata una fuoriuscita di petrolio, non indifferente, dalla raffineria più grande del paese. Ma non è finita qui: il petrolio si è riversato su un’ampia area costiera nel centro del Perù e si è depositato su varie spiagge. La quantità di petrolio è notevole: si tratta di 12 mila barili di oro nero.

Dalle ulteriori informazioni de “Il Post”, si evince che il Ministro dell’ Ambiente Peruviano, ha dichiarato che un terzo del petrolio fuoriuscito è stato recuperato.

L’incidente e le gravi conseguenze sull’ambiente

La petroliera avente bandiera italiana: “Mare Doricum” era attraccata a uno dei terminal della raffineria “La Pampilla di Callao”. Le onde violente, però, hanno danneggiato i serbatoi e i tubi di scarico. Questo ha provocato la fuoriuscita.

Il petrolio ha contaminato 18 mila chilometri quadrati di aree protette. Ha ucciso decine di uccelli e altri animali marini.

Il presidente peruviano, Pedro Castillo, ha dichiarato lo stato d’emergenza ambientale

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