E’ un vero e proprio allarme quello che è stato lanciato in Sicilia: sembra che la situazione smartphone tra i bambini stia sfuggendo di mano
Non è certo un mistero, ormai, che il mondo del digitale sia entrato a pieno titolo e soprattutto a gamba tesa nelle vite di tutti noi: insomma, oramai pensare di uscire senza il proprio smartphone è a dir poco impensabile e soprattutto assurdo agli occhi di tutti noi.
Molto spesso, però, ne siamo così abituati che tendiamo a sottovalutare quelle che potrebbero essere le conseguenze di questa abitudine, o ancora il suo impatto sulla vita delle nuove generazioni. Scopriamo insieme dunque qual è lo stile di vita dei più giovani in Sicilia.
Ebbene sì, dalla Sicilia sono emersi senza dubbio dei dati molto preoccupanti per quanto riguarda l’attuale stile di vita dei bambini e soprattutto di quanto ormai la tecnologia sia diventata una costante delle nostre vite. Una presenza fissa, insomma, che si traduce in utilizzo ormai sempre più preoccupante e allarmante tra quelle che sono le nuove generazioni: ovvero di coloro che, tutto sommato, con il mondo del digitale ci sono nati e che non sono abituati, magari a differenza nostra, a immaginare un tipo di realtà differente. Ma di quali numeri stiamo parlando nello specifico?
Sembra che i dati siano molti netti per quanto riguarda la regione Sicilia, dove addirittura si arriva a parlare di un ben sessantanove per cento: un dato che, in ogni caso, non raggiunge quella che invece è la media nazionale del settantatré per cento. Insomma, dati molto preoccupanti e che non lasciano ben sperare su un futuro distaccamento delle nuove generazioni proprio da quella che molti hanno paura di dover ormai definire come una dipendenza dai social e dall’internet. Ma cerchiamo di approfondire l’argomento e soprattutto di guardare a queste statiche con maggiore attenzione.
Secondo quanto dichiarato ed evidenziato dai dati, sembra proprio che ormai sia quasi il settanta per cento dei giovani in Sicilia a possedere e dunque utilizzare uno smartphone. Basti pensare, infatti, che l’età media di utilizzo dei dispositivo ormai stia scendendo sempre di più, indicando in particolar modo un aumento significativo tra coloro che hanno tra i sei e i dieci anni.
Si tratta senza dubbio di valori molto preoccupanti e che negli ultimi anni stanno crescendo a dismisura, come evidenziato anche dalla quattordicesima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio. Insomma, l’attenzione aumenta sempre di più verso questo fenomeno e anche la preoccupazione nei confronti del rischio sempre più alto di cyberbullismo.
Simona Contaldi
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