In Sicilia si cucina la zucca in questo modo speciale: la ricetta tradizionale

La zucca, cibo prezioso per i benefici che esso offre, viene preparato e cucinato in una maniera unica e speciale in Sicilia che incanta sempre i turisti. Ecco storia e procedura

zucca agrodolce siciliana
Zucca agrodolce siciliana – CataniaLive24.it

La zucca, oltre a essere un’icona delle stagioni autunnali e di una festa come Halloween ormai sempre più al centro anche della cultura italiana, è un vero e proprio tesoro nutrizionale che offre una miriade di benefici quando inserita nella dieta quotidiana. La sua versatilità culinaria rende questa verdura un ingrediente apprezzato in cucina, mentre i suoi vantaggi per la salute la elevano a un superfood da non sottovalutare.

Non è un caso che sia puntualmente presenta in ogni dieta o mantenimento da nutrizionisti e dietologi vari.  Ricca di antiossidanti, la zucca è una fonte preziosa di vitamina A che contribuisce alla salute della vista e al mantenimento di una pelle sana. La presenza di vitamine del gruppo B, C ed E, insieme a minerali come potassio e magnesio, aggiunge ulteriori benefici per il sistema immunitario e la salute cardiaca.

La zucca e le sue proprietà benefiche

Insomma, è un toccasana. Uno dei modi più comuni per godere dei benefici della zucca è cuocerla. Arrostirla al forno o farla bollire mantiene intatti i suoi nutrienti, mentre la sua dolcezza naturale si intensifica, rendendola un piacere per il palato. La zucca può anche essere utilizzata come ingrediente principale in zuppe, risotti e piatti al forno, offrendo un tocco autunnale e una dose extra di salute.

Non solo è deliziosa, ma, come dicevamo, la zucca può essere anche un’opzione salutare per chi cerca di ridurre l’apporto calorico. Sostituire la zucca con ingredienti più calorici in ricette come muffin, pane e persino smoothie può contribuire a mantenere il gusto senza sacrificare la salute. In Sicilia però, per chi non vuole troppo concentrarsi sulla forma, c’è un modo storico per prepararlo. Un piatto che ha preso il nome di zucca agrodolce siciliana.

Come si prepara la zucca in Sicilia, la ricetta speciale

come si prepara la zucca in Sicilia
La zucca e i benefici in salute – CataniaLive24.it

Nota originariamente come “o ficatu ri setti cannola” è un contorno che racconta storie di ingegno culinario e tempi passati in cui la creatività in cucina era d’obbligo per la sopravvivenza. La leggenda vuole che questo piatto abbia avuto origine nel vivace mercato della Vucciria a Palermo, dove venditori ambulanti promuovevano la zucca fritta in agrodolce.

Si narra che questa delizia fosse destinata a coloro che, incapaci di permettersi il pregiato fegato in agrodolce riservato ai nobili, si accontentavano di questa pietanza economica che ricordava il suo sapore. La ricetta, tramandata nel tempo, prevede di tagliare la zucca a cubetti e cuocerla in padella con olio extravergine d’oliva, aceto di vino bianco, aglio, menta, pepe nero e zucchero. La zucca, durante la cottura, assorbe gli aromi dei condimenti, creando un contrasto gustoso che delizia il palato.

Il procedimento inizia con la preparazione della zucca, eliminando la buccia e tagliandola a cubetti. Bisogna tagliare la zucca a fette, assicurandovi che abbiano uno spessore di circa un centimetro. Successivamente va scaldato l’olio in una padella e friggere le fette di zucca fino a quando non acquisiscono un colore dorato su entrambi i lati. Una volta fatto, sistemaRe le fette di zucca su un vassoio capiente e profondo. Assicuratevi che siano delicate e ben cotte.

Condite le fette di zucca con un trito di aglio e menta, aggiungendo un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe nero per esaltare i sapori, bisogna riprendere metà dell’olio di cottura precedentemente utilizzato e aggiungere l’aceto e lo zucchero in una padella. A quel punto va scaldato delicatamente la miscela per far sciogliere lo zucchero, creando una deliziosa salsa agrodolce. Arriva qui la fase conclusiva, ovvero irrigate le fette di zucca con questa gustosa miscela e lasciare riposare per alcune ore prima di servire un piatto che rappresenta la Sicilia nella sua essenza.

 

 

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