Inciviltà a Catania: “Scusi, non c’era posto”

Scene all’ordine del giorno purtroppo a Catania, di cui appare impossibile liberarsi a breve termine.

L’inciviltà continua a imperversare sulla città, esprimendosi in svariate forme diverse, ma allo stesso tempo tremendamente incontrastabili.

L’ultima scena arriva dal centro etneo, precisamente da via Milano.

Una signora, palesemente di fretta per andare a lavorare, apre il proprio cancello automatico e si trova parato davanti un gigantesco furgone di una nota ditta specializzata in noleggi.

Immaginate voi avere i minuti contati, forse anche i secondi, e dover disintegrare il clacson per attirare l’attenzione e riuscire finalmente a passare.

Ci è voluto quasi un quarto d’ora per risolvere l’evitabile problematica.

La giustificazione, fornita dal colpevole, è sempre la stessa: “Mi perdoni, non c’era posto nei dintorni”.

Se è vero che, spesso e volentieri, i tempi per realizzare quanto richiesto dai datori di lavoro sono davvero stretti e quasi disumani, altrettanto vero è l’obbligo di dover rispettare le regole.

E l’altrui persona, soprattutto, perchè troppo spesso ormai ci si dimentica del prossimo, badando unicamente a sè stessi .

La speranza, ancora una volta, è che episodi del genere possano cessare una volta per tutte.

Ahinoi, però, temiamo che a Catania ci vorrà davvero tanto tempo per capirlo.

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