Inspiegabile violenza nei confronti dell’arbitro di calcio: due D.A.Spo in Serie D

Il Questore di Catania, a seguito dell’istruttoria curata dalla Divisione Anticrimine e valutata la pericolosità sociale del comportamento, ha emesso due D.A.Spo. sportivi a seguito dei fatti verificatisi lo scorso 10 aprile. Durante l’incontro di calcio “A.S.D. Santa Domenica Vittoria – A.S.D. Real Rocchenere”, disputatosi nel campo sportivo di Randazzo e valevole per il Campionato Regionale F.I.G.C. di Seconda Categoria, Girone D.

I provvedimenti, adottati nei confronti di due giocatori del Real Rocchenere, uno di 50 e uno di 24 anni. Il primo, a seguito della sua espulsione, ha reagito oltremodo all’indirizzo del direttore di gara. E ha tenuto un comportamento minaccioso e fortemente aggressivo, spintonandolo fortemente. Immediatamente dopo, a seguito di tale condotta aggressiva e minacciosa, diversi giocatori del Real Rocchenere hanno accerchiato il direttore di gara, insultato e minacciato fino a quando non veniva colpito da un forte pugno al viso, sferratogli dall’altro “daspato”.

Il direttore di gara, con non poche difficoltà, è riuscito a raggiungere gli spogliatoi da dove ha richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Che, giunti di lì a poco, hanno provveduto a rassicurare l’arbitro. Ma uno dei due giocatori, nonostante la presenza dei Carabinieri, si è introdotto nello spogliatoio, persistendo nel suo prolungato contegno irriguardoso, offensivo e minaccioso.

Il primo dei provvedimenti, applicato per la durata di un anno. Mentre quello emesso nei confronti del giocatore che ha colpito l’arbitro avrà una durata di due anni. Per tali periodi, a entrambi, è inibito l’accesso a tutti gli impianti sportivi ove si disputeranno incontri di calcio di serie “A”, “B”, “C” e serie “D”, incluse tutte le Categorie Giovanili (Eccellenza, Promozione, 1^, 2^, 3^ Categoria) e Giovani Dilettanti (Juniores e Allievi). Coppe nazionali e internazionali o partite amichevoli, sia maschili sia femminili, che verranno disputate sul territorio italiano. Nonché sul territorio degli altri stati appartenenti all’Unione Europea.

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