La vicenda di Juana Cecilia Hazana al centro della puntata di Amore Criminale: cosa fa oggi Mirko Genco dopo l’arresto.
Aveva appena 34 anni, Juana Cecilia Hazana Loayza, una donna peruviana che la notte tra il 19 e il 20 novembre di due anni fa ha incontrato la morte per mano del suo ex compagno, in un parco di Reggio Emilia, la città dove viveva. La vicenda viene ora ricostruita da Amore Criminale, la trasmissione di Raitre condotta da Emma D’Aquino e dedicata alle morti violente, in particolare ai femmicidi.
La giornalista catanese, che da due anni è al timone della trasmissione ormai storica e purtroppo tristemente attuale di Raitre, proprio nelle scorse ore, attraverso Instagram, ha ricordato come – anche dopo la morte di Giulia Cecchettin – i casi di femminicidio non si arrestano. Due le vittime in un solo giorno, ancora – scrive la giornalista – “donne abusate, maltrattate, uccise”.
In quella che purtroppo spesso viene derubricata a una triste statistica, quando appunto l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica dovrebbe essere costantemente rivolta a queste vicende, il delitto di Juana Cecilia Hazana Loayza ha sconvolto per la sua efferatezza. Non c’è e non deve esserci una scala di valori con la quale misurare determinate vicende, ma è evidente che alcune restino nella memoria più di altre.
Avviene per la giovane età della vittima o del carnefice, per la brutalità con cui viene compiuto il femminicidio, ma avviene – come in questo caso – anche per la storia personale dell’assassino: Mirko Genco, l’uomo che ha ucciso Juana Cecilia, è un orfano di madre, uccisa nel dicembre 2015 dall’ex convivente.
L’assassino di Juana Cecilia aveva già avuto problemi legali per un reato grave e spesso sottovalutato come lo stalking, perpetrato negli anni contro delle ex fidanzate. C’erano state misure cautelari nei suoi confronti, che però erano state revocate poco prima del delitto della sua ex compagna 34enne. Anche la stessa Juana Cecilia lo aveva denunciato e infatti dopo la sua morte, in tanti hanno parlato di delitto annunciato.
A far scatenare la furia omicida di Mirko Genco, una foto pubblicata da Juana Cecilia sui social media: appariva felice e questo il suo assassino non poteva accettarlo. Prima ha attaccato la sua vittima, poi l’ha portata nel parco dell’omicidio per abusare di lei e infine l’ha accoltellata. Nei giorni scorsi, contro di lui la sentenza d’Appello, che lo ha condannato a 30 anni di reclusione.
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