La catanese Elisa Anzaldo dà un nuovo stile al Tg1 delle 20

Il Tg1 delle 20 è, da sempre, per milioni di telespettatori italiani, un appuntamento fisso, un invitato a cena, come uno di famiglia. È una sorta di rito in cui cambiano gli officianti, ma sostanzialmente non il modo di condurre, seppur certamente, ognuno ha il suo personale modo di atteggiarsi, nel presentare le notizie. Dal 17 gennaio 2022 ai mezzibusti ormai noti, si è aggiunta Elisa Anzaldo, 55 anni, catanese come un’altra conduttrice del Tg1 serale, Emma d’Aquino. Appena pochi giorni prima, aveva letto il commosso ricordo dei colleghi del Tg1 al funerale del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli del quale era amica. Per lei è stato un ritorno alla conduzione, dopo la rinuncia a quella dell’edizione delle 13 in disaccordo con la gestione dell’allora direttore Augusto Minzolini.

Cinque anni dopo, adesso direttrice è Monica Maggioni, il ritorno alla scrivania e il passaggio a quella più prestigiosa e seguita. E ha impresso al Tg1 della sera un nuovo stile, diverso dai suoi colleghi e colleghe mezzibusti. Elisa Anzaldo non si limita alla lettura dei testi preparati dai colleghi della redazione, ma ci aggiunge del suo. Ha rotto, seppur in modo non clamoroso, sia chiaro, ritmi e modi di una liturgia consolidata, almeno sulla rete ammiraglia della Rai.

Un approccio che ricorda un po’ Mentana sulla 7 o Luigi Casillo su SkyTg24. Ha un modo di porsi quasi informale, colloquiale, di chi, una volta entrato in casa della gente, mentre appunto sta cenando, ha un atteggiamento amichevole, alla mano, che mette a proprio agio, che prova a coinvolgere anche i più distratti. Lo stile della Anzaldo, il modo di dare le notizie, di introdurre inviati e servizi non toglie nulla alla credibilità del principale notiziario della tv di Stato. Anche se, a strafare, ogni tanto si inciampa.

Come nell’intervista con Alessandro Bartezzaghi, mercoledì scorso, in occasione del 90° compleanno della Settimana enigmistica, dopo una scenetta da varietà (evitabilissima) con tanto di soluzione di schemino da bimbetti: “Non toglieteci mai il tenero Giacomino, mi raccomando”, ha detto l’intrepida e disinvolta Elisa. “Veramente lo abbiamo mandato in pensione tanto tempo fa”, ha risposto il cruciverbista figlio di cruciverbista, come in effetti sa qualunque fedelissimo della rivista che vanta il maggior numero di tentativi di imitazione.

Lo show si è concluso con una risatina della giornalista che ha glissato con quella sua aria da perfetta padrona di casa e delle situazioni. Quell’aria che non ti evita le topiche e le figure barbine, ma fa sì che gli altri non se ne accorgano o che le dimentichino dopo un amen o dopo il servizio successivo. Insomma, a voi lo stile della Anzaldi piace? non piace? non ve ne frega niente? Dite, dite, ché facebook non serve soltanto per cornutiarsi, ma anche per chiacchierare tra sfaccendati

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