Circa ottocento alunni dell’Istituto scolastico “Michele Purrello” di San.Gregorio diretto dal prof. Andrea Saija, si sono oggi riversati in Piazza Immacolata guidati dalle loro insegnanti e dal preside in testa per manifestare con cartelloni, canti, con balli e “suoni del corpo” contro la guerra.
In testa al corteo, che dalla scuola si è spinto fino al Piano, anche il primo cittadino, Carmelo Corsaro, il vice sindaco, Seby Sgroi, il presidente del consiglio comunale, Ivan Albo, l’assessora alla Pubblica istruzione, Giusi Lo Bianco, l’assessore al Turismo, Giovanni Zappalà, il comandante della Polizia Locale, Mario Sorbello, il parroco, don Ezio Coco, il consigliere comunale Roberto Pedalino e l’insegnante, nonché vice presidente del consiglio comunale, Graziella Ferro, organizzatrice della manifestazione.
«Sin da piccoli bisogna elargire il seme della comprensione e del dialogo, ma soprattutto della giustizia»
«Ho voluto organizzare questa marcia per la pace – ha spiegato la maestra Ferro – a conclusione della settimana della riflessione sull’Art. 11 della Costituzione: “l’Italia ripudia la guerra”. Su proposta del Ministro dell’Istruzione, Bianchi, abbiamo iniziato questo percorso. I bambini hanno risposto benissimo – ha continuato Ferro – gli alunni guardano il Tg e si fanno spiegare dai loro genitori del perché di questa guerra. E sono giunti ad una conclusione: “maestra c’è bisogno di fare tutto questo? Non possono sedersi e discutere così come facciamo noi quando succede qualcosa in classe? L’iniziativa è stata subito accolta dal preside che ringrazio. Sono soddisfatta».
Nel suo intervento il Sindaco Corsaro ha detto: «Sono convinto, oggi più che mai, che “i figli sono la proiezione dei padri” e i figli sono ciò che i padri hanno insegnato loro. Lo dico da padre. Importante questa iniziativa – ha concluso – che vede il coinvolgimento dei futuri uomini e donne di domani perché sin da piccoli bisogna elargire il seme della comprensione e del dialogo, ma soprattutto della giustizia senza la quale non possiamo costruire nessuna pace». Intervento anche del parroco don Ezio Coco che ha ribadito: «la pace siamo noi, la pace è tra di noi».
Sulla funzione e sul ruolo della scuola in queste situazioni ha parlato il preside, Andrea Saija, che ha sottolineato come «la scuola possa svolgere un ruolo molto importante per affrontare il tema della Pace – ha spiegato -. Dobbiamo porci degli interrogativi; perché è successo e cosa possiamo fare? Qui giunge utile lo studio della storia per capire le cause che stanno a monte dello scatenarsi del conflitto. È nostro compito accompagnare i bambini in questo percorso di comprensione», ha concluso.
Insieme ai bambini anche genitori e cittadini che hanno voluto dare la loro silenziosa e composta testimonianza.