La storia dell’arancino siciliano: come nasce questa specialità

La storia dell’origine dell’arancino, specialità prelibata della cucina siciliana che piace a tutti, grandi e piccini: vediamo insieme come nasce uno dei piatti più famosi della Sicilia

Arancino, specialità siciliana
Arancino (Catanialive24.it)

La cucina italiana è famosa in tutto il mondo per essere la più varia, completa e buonissima. Da nord a sud, passando per il centro e arrivando alle isole le specialità proposte dalla gastronomia sono davvero infinite e molteplici ed ogni regione ha un suo vanto, un suo piatto specialissimo e identitario.

Non è possibile scegliere quale sia la specialità più nota all’estero, tolta la pizza, ogni piatto ha un suo percorso che ne ha confermato la fama nel mondo. Sicuramente le varie dominazioni che il nostro paese ha subito dai tempi antichi hanno contribuito a rendere ancora più ricca la proposta culinaria italiana, ma l’abilità e la maestria di combinare gli ingredienti è tutta nostrana. I gusti e i sapori che si riescono a riconoscere nella nostra tradizione gastronomica sono la firma della tipicità italiana, unica e sola, inimitabile.

La storia dell’arancino

Vetrina di arancini di forme e gusti diversi
Arancini, bianchi e al ragù (Catanialive24.it)

Siamo tra il IV e il XI secolo e nella bellissima e assolata Sicilia dominano gli Arabi che importano l’usi  tradizionale di appallottolare il riso, condito con lo zafferano, in una sorta di polpettine ripiene di carne di agnello. Il nome deriva da un’altra abitudine araba che era quella di abbinare alle polpette il nome di un frutto simile nella forma. Da qui Arancine, in omaggio alle arance siciliane che avevano conquistato il palati dei dominatori arabi.

E sul nome si apre un’infinita discussione che vede una parte della Sicilia, nello specifico Palermo che sostiene si debbano appunto chiamare al femminile Arancine, mentre Messina e Catania che chiamano lo stesso prodotto al maschile Arancino. Una mera questione linguistica, solo dialetti differenti.

La versione siciliana dell’arancino

La versione siciliana odierna dell’arancino, tipico street food isolano, amato in tutto il mondo, compare molto tempo dopo intorno al XIX secolo, periodo nel quale fa la sua comparsa nei ricettari ufficiali, con una prima interpretazione dolce e poi nella definitiva declinazione salata. Inizialmente la polpetta di riso non prevede ripieni né di carne, né di pomodoro, che verranno poi aggiunti in seguito.

Nel ‘700 l’arancina fa il suo ingresso nel mondo, grazie a palazzo Abatellis, un convento domenicano che sorge nel pieno centro di Palermo. Specialità della casa, che poi viene arricchita di pomodoro e ragù, diventando il buonissimo arancino noto a tutti e dimostrando che sin dall’origine era ripieno di carne. Oggi invece se ne possono gustare molte varianti, come quella bianca con mozzarella e prosciutto o quella alla Norma con le melanzane.

 

Paola Ferraro

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