L’accusa del M5S: “Pubblica amministrazione permeabile alla corruzione”

L’accusa del M5S: “Pubblica amministrazione permeabile alla corruzione.

 Dalle audizioni in commissione Antimafia emerge chiaramente che il sistema della pubblica amministrazione regionale resta purtroppo permeabile alla corruzione. Parte da qui dunque l’accusa del M5S

Questo si evince in particolare nel comparto della sanità, dove viene investita la metà, circa 10 miliardi di euro, dell’intero bilancio regionale. Un dato molto eloquente, su cui bisogna riflettere e intervenire”.

Lo sostengono Roberta Schillaci e Antonio De Luca, deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Antimafia all’Ars.

“L’anticorruzione è stata trasformata – commenta Roberta Schillaci – in un mero adempimento  burocratico che non incide concretamente nella prevenzione. Il sistema va rivisto soprattutto nel settore sanità, a cominciare dalla figura del responsabile anticorruzione, talvolta un soggetto con doppi incarichi e con attività rilevanti difficilmente conciliabili con un’adeguata prevenzione.

Serve inoltre un ripensamento di tipo legislativo, con modifiche normative sulle commissioni aggiudicatrici che non possono continuare a operare a titolo gratuito, mentre gli altri componenti hanno un compenso.

I COMMENTI DI De Luca

“Cambiano i governi ma non cambia il livello della corruzione nella sanità regionale, che in Sicilia continua a essere un favore e non un diritto. Non si è per niente investito in un processo di rigenerazione delle strutture regionali che dovrebbero prevenire distonie come ad esempio la centrale unica di committenza, che non funzionava quando è stata istituita e non funziona neanche ora, priva delle necessarie risorse umane. Fortunatamente, la fallimentare esperienza del duo Musumeci-Razza volge alla fine e noi faremo del nostro meglio perché si racconti tutt’altra storia”.  

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