L’antica leggenda dell’Etna: cosa si racconta sul vulcano catanese

Tra i vulcani più belli e affascinanti del mondo l’Etna svetta sul territorio di Catania rappresentando un simbolo per i siciliani ma anche per l’Italia. Ma come nasce l’Etna e quali sono le leggende che si raccontano sul vulcano?

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L’antica leggenda dell’Etna: cosa si racconta sul vulcano catanese (Catanialive24.it)

Ogni mondo è Paese, ma ciò vale anche per i luoghi simbolo che rappresentano i nostri territori. I luoghi di nascita sono sempre un richiamo alle proprie origini, i quali permettono di connettere i cittadini al proprio habitat nativo. Ciò è particolarmente vivo nelle zone vulcaniche, come la Sicilia. Tra i vulcani che popolano l’isola, l’Etna è certamente uno dei più famosi.

Per quanto la scienza ci venga in aiuto per cercare di spiegare la formazione dei fenomeni naturali, come appunto i vulcani, è anche vero che le leggende non sono da meno. Anche nel caso dell’Etna accanto alla spiegazione tecnica c’è anche quella mistica e simbolica che affonda le sue radici nella mitologia, sia greca che romana. Il territorio siciliano, e quello catanese, ha origini antiche e scoprirne le leggende può essere un viaggio tanto entusiasmante quanto quello sul posto.

Perchè l’Etna si chiama così

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Qual è l’origine dell’Etna: ecco la leggenda cosa dice (Catanialive24.it)

Se pensiamo che la formazione dell’Etna risale circa a 600 mila anni fa, va da sé che anche l’etimologia del suo nome ha origini non solo lontane ma anche mediate dalle varie dominazioni che ci sono state sul territorio.

Proprio per questo non c’è una spiegazione ufficiale, ma il nome Etna, Aitna in greco, potrebbe probabilmente derivare da aitho, ovvero ardo, fiammeggio. Come risulta anche dall’enciclopedia Treccani, l’Etna era chiamato dagli arabi Gebel, che sta per monte, e in seguito Mongibello. Con i suoi 3300 metri di altezza, l’Etna è uno dei colossi eruttivi massimi d’Europa, con colate di lava abbastanza frequenti.

L’Etna è infatti un vulcano attivo e maestoso, tanto che l’appellativo di Mongibello stava proprio ad indicare la montagna due volte, Mons in latino e jebel in arabo. Tutt’oggi possiamo trovare qualche cittadino catanese che si riferisce all’Etna come Mongibello, termine ancora abbastanza attuale. che si riferisce principalmente alla parte alta del vulcano. Ma come si è formato l’Etna? La nascita tra scienza e leggenda.

Come ha avuto origine l’Etna

Come tutta la sua storia, anche la sua creazione è avvolta nella continua trasformazione. Quando la placca Eurasiatica e quella africana sono arrivate a collidere migliaia di anni fa, si formò un’eruzione sottomarina di lava molto fluida che ha dato così origine al colosso eruttivo dell’Etna.

Nel corso di migliaia di anni di attività vulcanica, la formazione dell’Etna si è popolata di numerosi edifici vulcanici che hanno dato vita ad una sorta di processo di costruzione e distruzione. Attualmente i crateri sommitali sono quattro e i suoi eventi eruttivi possono variare da un paio di volte all’anno ma anche più volte in un mese.

Come nasce l’Etna: la leggenda

L’origine dell’Etna è però più affascinante se la guardiamo da un punto di vista mitologico. Esistono infatti numerose leggende che ruotano intorno alla formazione dell’Etna. La prima risale al periodo degli dei greci, quando il gigante Encelado decise di raggiungere l’Olimpo mettendo insieme tutte le montagne più alte del mondo per togliere il potere a Giove.

Di certo il re degli dei non poteva far passare inosservata questa arroganza, tanto che scagliò sul gigante e i suoi fratelli un fulmine. Sepolto dalla montagna, Encelado sputò dal petto fiamme che raggiunsero le vette dell’Etna. Ciò accade ogni volta che erutta l’Etna, raccogliendo nella lava la rabbia del gigante.

Secondo altre due leggende, invece, l’Etna eruttò a causa dell’ira di Poseidone, invocato dal figlio Polifemo dopo essere stato ingannato da Ulisse e i suoi compagni, diventando la prigione del gigante con un solo occhio al centro della fronte. L’altra è una leggenda che deriva dal periodo romano quando Vulcano, dio del fuoco e della fucina, fu mandato in esilio da Giove causato dal disaccordo con gli altri dei.

In questo periodo di lontananza dall’Olimpo, Vulcano si rifugiò sull’Etna dove continuava il suo lavoro di fabbricazione delle armi. Secondo la leggenda, quando Vulcano si adira fa eruttare l’Etna a causa della sua esplosione focosa. In entrambi i casi, i due miti si riferiscono alla potenza e all’azione detonante del fuoco che rappresenta in pieno l’imponenza dell’Etna.

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