La Professoressa Oriana Pappalardo, portavoce delle famiglie di Via Castromarino e Via Plebiscito. Famiglie escluse dal risarcimento dei danni, palesa la condizione non facile in cui versano.
“Per il secondo anno consecutivo, le feste natalizie appena trascorse sono state sofferenti e disperate per noi 8 famiglie di Via Castromarino e via Plebiscito. Escluse arbitrariamente dal risarcimento per il crollo del palazzo avvenuto due anni fa. Mentre tutto il mondo lotta contro la pandemia da Covid 19, per noi continuano disagi inimmaginabili e difficoltà giornaliere che hanno trasformato la nostra vita e quella dei nostri cari in un inferno. Nessuno ha veramente compreso quanto sia drammatico perdere la propria casa. Perché non si tratta solo di un bene materiale di primaria importanza, ma del nido, del rifugio, del locus amoenus dove ogni individuo trova serenità, stabilità e conforto. E’ l’unico vero punto di riferimento che voi tutti avete avuto durante la pandemia, che a noi invece, con violenza e crudeltà, ci è stato negato nel giro di una notte.
Tutto ciò diventa ancora più doloroso quando la società non riconosce questo problema. Anzi quando quelle istituzioni, che avrebbero dovuto proteggerci, ci considerano ormai degli invasati che vorremmo diventare miliardari. Cavalcando l’onda di questa situazione. Invece noi pretendiamo e ricerchiamo soltanto Giustizia di fronte ad una vera e propria fiera del paradossale: si è affermato che il palazzo sia caduto da solo, ma sotto la voragine che ha portato con sé le fondamenta dell’edificio, non vi è la TBM di CMC Ravenna? Un caso?” sentenzia.
Continua descrivendo la situazione. In particolare, riferendosi al fatto che CMC Ravenna: “Ha risarcito 8 di noi, affermando però di non avere alcuna colpa dell’accaduto. Che la questione di noi esclusi non li riguarda, perché a loro interessa solo continuare questi maledetti lavori. Quindi, secondo questa logica, se fossi accusata di aver danneggiato un individuo, lo pago comunque, senza oppormi, però non ho alcuna responsabilità. Annamo bene“ ironizza.
La Professoressa Pappalardo, poi, si rivolge senza mezzi termini al Sindaco della nostra città: “Il gran finale delle assurdità: il sindaco Pogliese – che da bravo Don Abbondio in versione catanese non ha nemmeno risposto alla mia lettera aperta – ci obbliga a sistemare i nostri appartamenti, ignorando il fatto che siamo solo onesti lavoratori, che scelgono ogni mese se pagare il mutuo – di una casa inagibile – o l’affitto, che quindi dopo due inverni si ritrovano anche immersi in seri problemi finanziari”.
In ultimo, comunica che il 20 gennaio 2022, alle ore 10:00 si terrà la conferenza stampa- A due anni dal crollo– invitando tutta la cittadinanza a partecipare: “Insieme al nostro avvocato Giuseppe Lipera, sotto il nostro palazzo in via Castromarino, invitiamo tutta la cittadinanza alla conferenza stampa, nella quale manifesteremo la nostra volontà di ottenere giustizia per la tragedia che ci è stata causata e che ci ha devastato l’esistenza. Siamo pronti ad azioni di forza estreme per riavere di nuovo la nostra vita serena di un tempo, non possiamo più vedere i nostri figli crescere in queste condizioni disumane”.
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