Maltempo, non è ancora finita: in arrivo l’uragano Medicane


Si dice che non c’è mai fine al peggio. Mai proverbio è stato più azzeccato. Il maltempo sembra non avere intenzione di lasciare la Sicilia. E dopo le alluvioni che hanno messo in ginocchio Catania, ci dovremmo preparare ad altre intemperie. Dopo la piccola tregua prevista nella giornata di mercoledì, i meteorologi indicano tra giovedì e venerdì l’arrivo di un uragano ribattezzato Medicane. Si tratta di una definizione che nasce dall’unione delle parole MEDIterranean hurriCANE in sostanza Uragano del Mediterraneo.

Previsti venti che potrebbero sfiorare anche i 120 km orari. “Attenzione particolare al Catanese, al Siracusano, al Ragusano e al Messinese ionico. Con rischio di piogge alluvionali, così come sulla Calabria ionica. Il tutto accompagnato da venti burrascosi, raffiche di oltre 90-100 chilometri orari sullo Ionio e mareggiate”.

Tra giovedì e venerdì è atteso l’arrivo di questo fenomeno nella Sicilia orientale e nella Calabria ionica, con abbondanti piogge e venti tempestosi per 24-48 ore

“Oggi situazione migliorata a Catania. Il problema arriverà domani o dopodomani, le previsioni sono allarmanti. Si parla anche di un vento fortissimo oltre i 100 chilometri orari. Speriamo che le previsioni non vengano confermate dalla protezione civile. Domani e dopodomani potrebbero esserci giorni molto difficili per la nostra terra”. Così il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital.

“In ventiquattro ore – continua Pogliese – a Catania sono caduti 300 millimetri di pioggia, la media annuale della città è di 600 millimetri. Siamo in presenza di un fenomeno senza precedenti. Proporrò al capo della protezione civile Curcio la chiusura delle attività commerciali per i prossimi due giorni, a esclusione di quelli che vendono beni di prima necessità. Oggi chiuse invece solo le scuole. Non sappiamo ancora quali siano i danni, parliamo però di danni ad agricoltura, immobili e attività commerciali. Chiedo a tutti di restare a casa. Importante l’assoluta prudenza”.

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