Sin dal primo pomeriggio di ieri, il sindaco di Catania Salvo Pogliese, coadiuvato dall’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo, ha deciso di convertire il PalaSpedini in centro di accoglimento per senzatetto e senza fissa dimora.
Il fine, ovviamente, è quello di proteggere quest’ultimi dalle pesanti intemperie che hanno colpito e stanno colpendo Catania e tutta la Sicilia orientale.
Le persone accolte sono quelle segnalate e trasportate all’interno della struttura dagli operatori della Cooperativa Mosaico dell’unità di strada di Catania, in stretta collaborazione con la Croce Rossa e l’Assessorato alla Protezione Civile comunale presideduto da Alessandro Porto.
Un luogo dove poter stare al sicuro, dunque, e ricevere dei gustosi pasti caldi preparati dalla Ristoworld Italy, guidata dal responsabile del Nucleo Emergency Andrea Finocchiaro.
Noi abbiamo intervistato proprio chef Finocchiaro, che ci ha raccontato quanto sta accadendo in queste ore all’interno del PalaSpedini.
“Siamo stati coinvolti in questa iniziativa tramite l’assessore ai servizi sociali del comune di Catania Giuseppe Lombardo e il consigliere comunale Alessandro Campisi – racconta ai nostri microfoni – per realizzare questi pasti caldi in favore delle persone messe in difficoltà dal violento maltempo. La nostra associazione, la Ristoworld, è legata alla Protezione Civile e si occupa infatti prettamente di cucina da campo in queste circostanze. Operiamo sempre in occasione di calamità naturali abbastanza importanti, siamo stati infatti pure ad Amatrice e in Emilia Romagna per dare aiuto concreto alla gente colpita da fenomeni naturali rilevanti”.
“Ieri – continua – ci siamo trovati coinvolti in questa iniziativa. Al PalaSpedini è arrivato un inviato della trasmissione Le Iene di Italia 1 per realizzare un servizio che andrà in onda prossimamente ed è inoltre giunta anche una delegazione del Palermo Calcio che, insieme ai giocatori del Calcio Catania in un clima di solidarietà, ci ha dato un importante contributo, aiutandoci a cucinare e distribuire poi i pasti alla gente. Un segno tangibile di come la Sicilia riesca ad essere unita e compatta nei momenti più difficili”.
“Cosa mangiano i nostri ospiti? Le derrate alimentari ci vengono fornite in forma di donazione o dal Banco Alimentare oppure dai semplici cittadini che portano anche un semplice barattolo di pomodoro che poi noi trasformiamo. Non c’è un vero e proprio menù definito. Ieri ci sono stati donati dei dolci, abbiamo realizzato come primo piatto un risotto con gamberetti e zucchine, c’erano degli antipasti di pesce o anche dei tortellini al pomodoro. Tutto quello che ci arriva, insomma, noi lo manipoliamo, cercando poi di trasformarlo in un piatto da servire ai nostri commensali”.
“Inzialmente – prosegue chef Finocchiaro – prima di insediarci ci siamo informati, facendo un sopralluogo, su come fossero organizzati dal punto di vista logistico a livello di mensa e abbiamo scoperto che alla gente venivano serviti dei panini imbottiti offerti dalla Caritas di Catania. A quel punto ci siamo offerti, come nucleo, di dare il nostro contributo nel preparare in loco dei pasti caldi e nel giro di qualche ora siamo riusciti a confezionare la cena”.
La lodevole iniziativa durerà fino a quando l’allerta meteo sarà definitivamente terminata, come ci spiega in conclusione lo stesso Finocchiaro: “Attualmente il numero di ospiti è di 40 unità, noi speriamo ovviamente che diminuiscano perché vorrebbe dire che il maltempo non sarà più una minaccia. Purtroppo, però, il meteo ci dice che il peggio potrebbe dover ancora arrivare, con importanti perturbazioni previste tra oggi e domani, quindi il numero di commensali potrebbe salire ancora. Noi ci auguriamo di no, il nostro intento è quello di poter chiudere il prima possibile e chiudere significherebbe la fine fattuale dell’emergenza. Una volta passato il maltempo, l’iniziativa si concluderà perché come detto in precedenza noi come associazione ci attiviamo soltanto in caso di fenomeni e calamità naturali”.
QUI IL VIDEO DI QUEL CHE ACCADE AL “PALASPEDINI”
(Si ringrazia chef Andrea Finocchiaro per la concessione dell’intervista)