Era nell’aria, ma adesso è ufficiale. Tutte le concessioni demaniali marittime attive scadranno fra circa due anni. Per essere precisi il 31 dicembre 2023 gli imprenditori balneari non avranno più attiva l’attuale licenza.
E’ arrivata nel tardo pomeriggio di ieri la sentenza del Consiglio di Stato che è già stata definita devastante da tutti gli operatori balneari e dai rispettivi sindacati.
In sostanza – come spiega Gabriele Costantino, consulente demaniale marittimo – “le concessioni demaniali che fino a ieri sarebbero scadute nel 2033, dovranno essere riassegnate entro due anni tramite gare pubbliche. Questo perchè l’estensione al 2033 è contraria al diritto europeo in quanto proroga automatica e generalizzata”.
Ma non solo: oltre al danno la beffa per gli operatori balneari. Questi infatti, ovviamente, potranno concorrere alla nuova assegnazione delle licenze, ma non potranno contare, nelle gare, della professionalità acquisita negli anni. In pratica anche chi non è del settore, potrà partecipare ai bandi e acquisire licenze che, in molti casi, possono essere definite storiche.
Unica tutela per gli attuali proprietari delle licenze, è un indennizzo che potrebbe essere riconosciuto in caso di investimenti effettuati dai concessionari uscenti.
E’ chiaro che si tratta di una vera e propria rivoluzione. A questo punto anche la regione siciliana, che aveva esteso le concessioni fino al 2033, dovrà certamente adeguarsi e modificare la scadenza.
“E’ di massima urgenza che Governo e Parlamento approvino una riforma del demanio individuando il giusto equilibrio tra i principi della concorrenza e la doverosa tutela degli investimenti e degli interessi dei concessionari uscenti”. Lo afferma in una nota CNA Balneari.
“Occorre scongiurare – prosegue la nota – un pesante impatto sociale ed economico su 30mila imprese balneari italiane, e sul loro indotto, che rischiano di essere messe in liquidazione dopo importanti investimenti ancora da ammortizzare per realizzare un’offerta di servizi turistici balneari di alta qualita’, capace di attirare clienti e turisti responsabili e di alta gamma, un’esperienza quasi unica nel contesto europeo”.
“Il pronunciamento del Consiglio di Stato sui balneari? E’ come dire al Parlamento che smetta di essere Parlamento, di fare le leggi, francamente una sentenza imbarazzante, una cosa da quarto mondo”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa.
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