Sulla base di artificiose dichiarazioni, un 56enne, era riuscito, anni addietro, ad ottenere titoli di P.S, quali porto d’armi per difesa personale e licenza ad esercitare l’attività di fabbricante di oggetti preziosi.
Gli approfonditi accertamenti e le relative verifiche sui luoghi della Squadra Amministrativa del personale del Commissariato Centrale, hanno portato alla luce la condotta dell’uomo.
Al quale gli agenti hanno ritirato le armi a lui in uso e a cui saranno revocati tutti i titoli autorizzatori.
Lo stesso ha subito la denuncia all’Autorità Giudiziaria, poiché ritenuto responsabile di omessa ripetizione di denuncia ed omessa custodia armi.
Nonché false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale.
In particolare, veniva accertato che il predetto, aveva trasferito alcune delle armi denunciate in altro luogo di detenzione.
Diverso da quello effettivamente dichiarato in sede di denuncia all’Autorità competente di Pubblica Sicurezza.
Senza dare comunicazione alcuna dell’avvenuto trasferimento, inoltre, deteneva illegittimamente, alcune delle armi di cui era in possesso, in altro Comune.
Nella circostanza, i poliziotti hanno sottoposto a sesquestro le suddette armi e presentato denuncia all’A.G. competente.
Mentre in ordine ai titoli di P.S., quali relativo porto d’armi e detenzione, si è investita la locale Prefettura per gli adempimenti volti alla loro revoca.
L’attività svolta consentiva altresì di accertare che il 56enne, aveva fraudolentemente paventato particolari motivi di pericolo sulla propria incolumità personale.
Dichiarando falsamente di operare nel settore dei preziosi e di svolgere tale esercizio professionale.
Presso un indirizzo che, in sede di verifica, altro non risultava che essere un deposito di masserizie.