Michael Schumacher, 8 anni di drammatico silenzio

Sono passati ormai 8 anni dal 29 dicembre del 2013.

Quel drammatico giorno, a Mèribel, località sciistica sulle Alpi francesi, la vita di Michael Schumacher cambiò per sempre.

L’escursione fuori pista, il volo e l’impatto violentissimo tra la sua testa e l’imponente roccia, presente nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Lo scherzo beffardo di un destino crudele e cinico, che ha deciso di abbattersi spietatamente sul povero fuoriclasse tedesco.

Un’intera esistenza passata a oltre 300 km/h in pista, conquistando record e successi sui circuiti di tutto il pianeta, senza mai correre pericoli.

Poi, all’improvviso, una gita in famiglia di domenica mattina, una giornata all’insegna del divertimento, si trasformano in tragedia e non lasciano scampo.

Dramma devastante, l’incredibile che purtroppo diviene realtà.

Da quel temendo impatto, Schumi non è più lo stesso.

Costretto a letto, 24 ore su 24, costantemente assistito da un’èquipe di medici interamente dedicata a lui per cercare il miracolo.

Il Kaiser è presente, ma non si sa dove.

Dalla villa in Svizzera alla nuova residenza a Maiorca, sempre circondato dall’amore di Corinna e dei suoi Gina e Mick.

Lui sta in silenzio, assordante: non parla.

Ma continua a lottare.

Da vero fuoriclasse, come solo lui sapeva fare all’interno dell’abitacolo.

Tutto il mondo continua ad abbracciarlo idealmente, spera e prega per il proprio idolo.

Coltivando un meraviglioso sogno comune: il ritorno del vero Michael Schumacher.

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