Ha dell’incredibile e, lasciateci dire, vergognoso quanto accaduto domenica scorsa nel match tra Acicatena e Città di Taormina.
Le due squadre, militanti nel campionato di Eccellenza, poco prima dell’inizio della partita avevano richiesto all’arbitro un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della strage di Ravanusa.
Il direttore di gara, Antonio Pio Pascuccio, ha opposto però un secco rifiuto, in quanto la Lega Nazionale Dilettanti non aveva concesso la propria autorizzazione.
I due club, così, di comune accordo, hanno deciso di far partire la gara, per poi gettare la sfera fuori dal terreno di gioco e osservare spontaneamente qualche secondo di cordoglio.
Il tutto col beneplacito del fischietto di Ariano Irpino, a patto però di far iniziare regolarmente la sfida.
Detto, fatto. Fischio d’inizio, il pallone si muove come da protocollo.
Successivamente le due formazioni hanno lanciato la sfera fuori, restando ferme e in rigoroso silenzio per qualche secondo (quattro o cinque).
La partita, poi, è tranquillamente ripresa, svolgendosi senza particolari problemi.
Tutto è bene quel che finisce bene? No, nient’affatto.
Quest’oggi, infatti, nel comunicato del giudice sportivo, le due squadre vengono a conoscenza di essere state multate di 100 euro ciascuna.
Sì, avete capito perfettamente: multate per essere state ferme qualche istante a ricordare chi è morto sotterrato dalle macerie.
Vicenda incredibile, ma drammaticamente reale.
La Lega Nazionale Dilettanti, questo è certo, non ha fatto una bella figura.
IL COMUNICATO DELL’ACICATENA CALCIO
L’Acicatena calcio, mediante una nota ufficiale, ha voluto esprimere tutta la propria delusione per quanto accaduto.
“Oltre il gioco” – si legge- potrebbe essere intitolato così lo scatto che ritrae i pochi secondi di raccoglimento dedicati alle vittime della strage di Ravanusa, secondi non che hanno portato ad un ritardo del fischio di inizio della gara, ma che sono stati dedicati solo dopo aver mosso il pallone che nel corso di un’azione è finito fuori dal rettangolo di gioco. Pochi attimi di raccoglimento, insignificanti davanti ai 90 minuti di gioco, per mostrare rispetto alle vittime, ma anche vicinanza ai familiari di quanti sono rimasti sommersi dalle macerie dei palazzi crollati.
Un gesto quello di multare le due società: Acicatena Calcio 1973 e Città di Taormina, privo di senso, data la circostanza, perché è proprio così in situazioni come queste si deve e si può andare oltre gli schemi, le regole. Non si può e non si deve multare una società solo per aver dimostrato rispetto per quanto accaduto a queste donne, uomini e bambini. Non sono queste le circostanze su cui lucrare“.