Morte sull’Etna: la dinamica del decesso di Salvatore Laudani

Salvatore Laudani, 49 anni, morto nella scorsa notte, sarebbe deceduto “mentre era impegnato in una complessa attività di soccorso a quota 2.300 metri, sul versante sud est dell’Etna, nella zona della Valle del Bove”.

Questo afferma la nota emanata qualche istante fa dal SASS, che ha provato a chiarire la dinamica della tragedia.

LA NOTA DEL SOCCORSO ALPINO SICILIANO

Il Soccorso Alpino siciliano – si legge – era stato attivato con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) per un escursionista che aveva riportato la frattura di una gamba cadendo all’interno di uno dei canaloni che scendono nella Valle del Bove dalla cresta denominata ‘Schiena dell’Asino’, mentre era con alcuni compagni d’escursione“.

La prima squadra, composta da tecnici del Soccorso Alpino e militari del SAGF – sottolinea la nota – ha raggiunto l’area di intervento dopo una faticosa risalita a piedi dal versante etneo meridionale, orientandosi con difficoltà nella nebbia e nella bufera”.

Raggiunto con difficoltà il malcapitato, dopo aver prestato le prime cure e aver caricato l’uomo in una barella a spalla, ha risalito un ripido dislivello di circa 150 metri per riportare il ferito sulla cresta ed ha intrapreso le procedure per il trasporto a valle”.

“Nel frattempo sono giunte sul posto le altre squadre del Soccorso Alpino, per aiutare nelle operazioni di trasporto per tentare di raggiungere la Strada Provinciale 92, che scende dal Rifugio Sapienza“.

IL MALORE DI LAUDANI

Le condizioni climatiche sono nel frattempo drasticamente peggiorate, con un incremento della velocità del vento, della nebbia e del turbinio della neve, mista a grandine e pioggia – si legge sempre nella nota – L’attenzione dei soccorritori si è rivolta alle condizioni del traumatizzato trasportato in barella, mentre altri soccorritori prestavano aiuto ai compagni, alcuni dei quali in progressiva difficoltà per i gravi sforzi e per la situazione estrema del meteo“.

L’oscurità e la necessità di procedere in conserva, a stretto contatto, per aiutarsi a vicenda, hanno rallentato la progressione verso il punto di rientro”.

Nel frattempo la Centrale Operativa del 118 di Catania, in costante contatto, ha proceduto all’invio di ambulanze medicalizzate in zona di intervento“.

Le operazioni di soccorso, iniziate intorno alle ore 11.30 si sono concluse per il ferito verso le ore 19.30, ora in cui ha raggiunto l’ambulanza”.

Alcune squadre del Soccorso Alpino e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – i tecnici che avevano effettuato la prima parte del recupero, fortemente provati dagli sforzi – stavano ancora tentando, a quell’ora, di raggiungere il luogo di rientro, procedendo nella bufera, nella completa oscurità“.

Tra questi Salvatore Laudani che accusava un malore tale da impedirgli di proseguire. Alle ore 00:45 sulla Strada Provinciale 92, dove erano in sosta anche le ambulanze medicalizzate, rientravano tutte le squadre, compreso il tecnico volontario Salvatore Laudani disteso su di una barella, traportata per l’ultimo tratto a bordo di un mezzo fuoristrada“.

Laudani veniva prontamente affidato alle cure dei sanitari che ne constatavano, purtroppo, il decesso all’1 di notte.

Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’intera Italia è profondamente colpito dal lutto e si stringe intorno alla famiglia di Salvatore Laudani, alla quale esprime il suo cordoglio più profondo“.

CURCIO (CAPO DIP.PROTEZIONE CIVILE): “GRANDE DISPIACERE PER LA SCOMPARSA DI LAUDANI”

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha voluto esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia del povero soccorritore: “Ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa del volontario del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico siciliano, Salvatore Laudani, deceduto ieri sera nelle difficili operazioni di soccorso di un escursionista sull’Etna“.

Anche a nome del Servizio Nazionale di Protezione Civile, esprimo profondo cordoglio a tutte le donne e gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ricordandone l’impegno quotidiano. Alla famiglia rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”.

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