È stata ritrovata quest’oggi l’arma con cui Giovanni Francesco Di Prima ha ucciso, venerdì 15 ottobre, la sorella Lucrezia.
Si tratta di un coltello da caccia, che il giovane avrebbe poi nascosto in un garage dopo aver tentato goffamente di ripulirlo. Gli inquirenti, infatti, hanno rintracciato sulla superficie della lama delle tracce di sangue riconducibili all’atroce omicidio della povera Lucrezia.
Si terrà invece mercoledì, nel carcere di Piazza Lanza, l’interrogatorio di garanzia con cui il GIP convaliderà lo stato di fermo del 22enne, trasferito all’interno della casa circondariale catanese già dalla giornata di sabato. L’avvocato di Giovanni Di Prima, Umberto Terranova, si accinge intanto a chiedere la perizia psichiatrica per il suo assistito, al fine di accertare le sue condizioni psicologiche.