Dallo scorso 20 gennaio, il Museo “Emilio Greco” ha ufficialmente cambiato sede trasferendosi al Palazzo della Cultura, in via Vittorio Emanuele 121.
Il nuovo allestimento si è reso necessario per via dei lavori, in corso di svolgimento, a Palazzo Gravina Cruyllas che ospitava il Museo, in piazza San Francesco.
I locali della struttura sono attualmente chiusi a causa degli interventi di restauro.
A coordinare l’allestimento è stata la Direzione Cultura del Comune di Catania.
I lavori hanno visto la collaborazione de “Il Cigno Galileo Galilei” Edizioni Roma.
Il progetto scientifico fa capo alla professoressa Raffaella Perna del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Catania.
Il progetto grafico, le didascalie e i restauri sono invece a cura del Liceo Artistico “Emilio Greco” presieduto da Antonio Massimino.
Particolarmente importante è stato l’apporto del corso di grafica guidato dalla professoressa Veronica Zappalà.
All’allestimento della nuova sede – temporanea – ha inoltre collaborato la restauratrice Roberta Ventimiglia.
L’inaugurazione dei nuovi locali si è tenuta alla presenza del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella.
L’evento ha visto inoltre gli interventi del professore Lorenzo Zichichi, direttore della casa editrice “Il Cigno Galileo Galilei”, e del giornalista e scrittore Giordano Bruno Guerri.
Presenti, tra gli altri, anche il presidente della commissione consiliare Cultura Giovanni Grasso e numerosi operatori culturali della città.
“La purezza delle linee e il linguaggio di Emilio Greco – afferma il primo cittadino – saranno ancor più al centro dei percorsi di visita di catanesi e turisti”.
“Sarà possibile ammirarne le opere – aggiunge – in uno spazio dedicato e pensato per valorizzare la produzione artistica del pittore e scultore etneo, in un dialogo costante con il patrimonio culturale cittadino”.
Emilio Greco nacque a Catania l’11 ottobre del 1913 e morì a Roma il 5 aprile del 1995.
Artista di fama internazionale nei campi della scultura, delle illustrazioni grafiche e della scrittura, è presente con le sue opere in numerosi musei.
E, a lui, ne sono dedicati ben tre in tutta Italia: oltre a Catania, anche a Orvieto in Umbria e a Sabaudia nel Lazio.
La brillante intuizione di dedicargli uno spazio museale nella città natale per celebrarne il grandioso talento artistico e culturale fu, nel 1995, del sindaco dell’epoca Enzo Bianco.
Le opere in esposizione al Palazzo della Cultura sono settantacinque.
Chine, litografie e acqueforti datate tra il 1955 e il 1992.
Tutte appartengono alla più vasta collezione del Museo, che conta circa centocinquanta lavori donati negli anni novanta dall’artista, figlio illustre della città di Catania.
I visitatori avranno la possibilità di ammirarne la produzione incisoria, che svetta per coerenza stilistica.
Il pittore e scultore prediligeva inoltre le iconografie legate al mito, al nudo femminile e alla memoria.
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