Musumeci: “il nostro obiettivo è la salute ed evitare di bloccare l’economia”

“Oggi riuniamo in Sicilia il nostro cts perché vogliamo rivedere la distribuzione del personale, incentivare il drive in e destinare maggiore attenzione a chi è a casa”. Queste le dichiarazioni a “Omnibus”, trasmissione in onda su La7, di Nello Musumeci riguardo alle misure anti-covid.

“Bisogna essere attenti a garantire la quarantena essenziale soltanto per chi ne ha effettiva necessità, 10 giorni sono tanti”. Continua poi, precisando: “non siamo in zona gialla, la comunità sta rispettando per fortuna le regole. Temiamo di poter essere in zona gialla tra qualche giorno ma in ogni caso il nostro obiettivo è la tutela della salute ed evitare di bloccare il settore economico che da noi sarebbe una catastrofe. Oggi col cts adotteremo le misure necessarie”.

Chiarisce, poi, la questione sulla speculazione delle masherine:

“È mancata una politica di previsione e prevenzione per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza. Lo scorso anno nei mesi di marzo e aprile si andava con i sacchetti di plastica perché non arrivavano i dpi. Noi in Sicilia abbiamo acquistato 15 tonnellate di dpi oltre oceano per renderci autonomi. Dobbiamo evitare le speculazioni e che qualcuno possa lucrare sulle necessità di tanta gente. Occorre che il governo intervenga immediatamente per potere dotare strutture sanitarie e tutti gli altri dei dispositivi per evitare che il furbo di turno possa lucrare sulla pelle delle gente”.

VACCINATI IN SICILIA

Il presidente della Regione Sicilia tiene, inoltre, a precisare la situazione corrente sulla percentuale di vaccinati in Sicilia:

“No vax? L’85% dei siciliani ha almeno una dose di vaccino, il ciclo completo ha raggiunto l’81,73%. Stiamo notando una crescita di prime dosi, segno evidente che l’area del no vax si stia frantumando e limitando ai pochi irriducibili.
Adesso in parecchi si sono convinti che non ci sia alternativa.”

“Abbiamo 81 ricoverati in terapia intensiva, non è un numero allarmante perché la popolazione ha compreso che col vaccino anche se arriva il contagio diventa una fastidiosa influenza da tenere sotto controllo. Nella gente prevale questa idea: se facciamo il vaccino non escludiamo il contagio ma non finiamo in terapia intensiva e qualche volta non soltanto in terapia intensiva”.

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