Nostalgia da sira ‘o tri

Diciamolo onestamente, questa città ha assai poco da festeggiare. Certo, abbiamo iccacciocatania, issole, immare e pure una ruota panoramica che tutto l’emisfero boreale ci invidia, ma abbiamo davvero poco da festeggiare.

La città affonda nella spazzatura con percentuali di differenziata degni di Italia Viva, la nostra montagna è stata ferita e violentata da mentecatti amanti del fuoco, l’aria è irrespirabile per le concentrazioni di polveri sottili, il traffico è infernale, ci sono le voragini nelle strade, la disoccupazione record, i parcheggi selvaggi e chi più ne ha più ne metta, eppure…

Eppure da mesi e mesi, quotidianamente, più volte al giorno, in tanti e tanti punti della città…si sparanu i bummi!

Si festeggia di tutto: gli ottant’anni dello zio Jachino, la scarcerazione di Kevinni, il battesimo di Jessika, il primo dentino di Maicoll, Sciantalli che è diventara signorina e qualsiasi evento sollazzi, per qualche istante, le vite delle orde di barbari che imperversano in città…che Odoacre e Attila a confronto sembrano notai in doppiopetto.

Loro festeggiano, bloccano il traffico, incendiano i balconi e la gente civile assiste impotente, al massimo qualche video postato su FB e nulla più.

Frattanto le forze dell’ordine, i vigili, il sindaco, l’esercito, la Nato, i Caschi Blu non vedono, se vedono tollerano e se non tollerano non arrivano in tempo.

Rebus sic stantibus delle due l’una: o non si è in grado di risolvere un problema che in ogni altra parte d’Europa sarebbe stato estirpato seduta stante o non si vuole farlo. In quest’ultimo caso i malpensanti sentenzierebbero che non si voglia scontentare un enorme bacino elettorale, noi, nel nostro meraviglioso mondo cicci, pensiamo sia invece un dono di cui i nostri vertici istituzionali vogliono omaggiarci: da due anni non si sparanu bummi pi Santaituzza e allora…permettiamo a tutti di farlo in privato…

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