Occhio ai pagamenti a rate on line: cosa sta succedendo

Il fenomeno delle rate on line è in forte crescita ma il pericolo di indebitamento è dietro l’angolo, soprattutto per i più poveri

Il sistema di pagamento a rata
BNPL, compra ora, paghi dopo – catanialive24.it

Compra ora e paghi dopo: quante volte abbiamo sentito questa frase nelle pubblicità, soprattutto nelle televendite, ancora molto popolari oggi in modo particolare nelle Tv private a diffusione più ristretta? Ovviamente non pagare tutto subito significa sborsare di più nel secondo momento poiché bisogna coprire anche gli interessi delle rate. Ma qualcosa pare che stia cambiando e non mancano i pericoli.

Pagamenti a rate on line, i pericoli del sistema BNPL

insolvenza
Indebitamento – catanialive24.it

Il fenomeno del BNPL, cioè “Buy now pay later”, tradotto, “compra ora e paga dopo”, è sempre più diffuso nel mondo, specialmente sul web in Europa e negli Stati Uniti. A causa dell’incremento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, il mercato del credito sta vivendo una situazione critica e la possibilità di effettuare acquisti non molto costosi, pagando a rate, ha agitato ancora di più il mercato del credito. Tale sistema potrebbe incentivare l’indebitamento dei consumatori, per tale pericolo bisogna prestare molta attenzione. Chi sta utilizzando maggiormente il servizio sono giovanissimi, persone con reddito e titoli di studio bassi, e il sistema potrebbe indurli a un forte indebitamento vista la facilità e la velocità di utilizzo.

Ma come funziona? Solitamente il prezzo viene suddiviso in piccole cifre che, sommate, a fine mese diventano una cifra consistente. In caso di insolvenza sono previste penali e costi di commissioni. Insomma, dietro a una convenienza c’è il rischio di un pesante indebitamento. La Banca dei regolamenti nazionali ha fatto sapere che questo circuito ha messo in modo un giro d’affari di oltre 300 miliardi di dollari a livello mondiale. In soli due anni l’incremento è maggiore di sei volte.

In Italia tra il 2021 e il 2022 il fenomeno è cresciuto del 22%. Mentre la Banca d’Italia ha parlato di alcune criticità nel 2023 e la Banca d’Irlanda ha invece inoltrato alcuni avvertimenti ai consumatori. Insomma, non mancano le paure per questo sistema che è espressione del consumismo dopo anche (anzi, forse soprattutto) chi non ha grande disponibilità economica, compra prodotti dei quali probabilmente non ha un gran bisogno, ma il prezzo basso e l’illusione di porta a casa un affare, spighe a comprare, ma i rischi sono elevati.

 

Impostazioni privacy