Lo studio realizzato da un gruppo di ricercatori universitari ha scoperto, per la prima volta, come l’infedeltà e il benessere sessuale nei giovani italiani siano intimamente correlati alla percezione del proprio olfatto ed al senso del disgusto morale.
I risultati della ricerca – dal titolo “The scent of monogamy: self-reported olfactory function predicts sexual well-being and infidelity in an Italian population” – hanno rivelato, inoltre, come la sensibilità al disgusto dalle malattie rappresenti il mediatore determinante per il benessere sessuale.
A condurre lo studio, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista internazionale Archives of Sexual Behavior di Springer, i ricercatori Antonio Aversa e Marco Tullio Liuzza dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Anna Blomkvist dell’Università di Stoccolma e Sandro La Vignera dell’Università di Catania.
Gli studiosi hanno condotto la particolare indagine su un campione di 1.200 partecipanti reclutato in tutte le regioni italiane e interrogato durante lo stressante periodo del lockdown nei mesi di marzo e aprile dello scorso anno attraverso un questionario online approntato appositamente dagli psicologi della Università di Catanzaro per analizzare l’effetto dell’olfatto sulla funzione sessuale in entrambi i sessi.
Sono emerse numerose particolarità da questo interessante studio che contribuisce per la prima volta a chiarire alcuni dei possibili meccanismi psico-neuro-endocrini alla base della fedeltà di coppia.
«Questi dati – spiegano gli autori – evidenziano il ruolo di una appropriata funzione olfattiva e del disgusto verso le malattie nel contribuire a spiegare alcuni aspetti del comportamento sessuale della coppia».