Omicidio a Favara, commerciante ucciso a colpi di pistola

Un commerciante di 69 anni è stato assassinato a colpi di pistola in una zona di campagna di Favara, in provincia di Agrigento: indagini in corso.

Carabinieri
Carabinieri (Catanialive24.it)

Omicidio nelle campagne di Favara, comune della provincia di Agrigento. Questa mattina, un commerciante di 69 anni è stato trovato privo di vita dai familiari: il cadavere giaceva a pochi metri di distanza dalla sua villetta.

Secondo quanto appurato dai carabinieri, giunti sul posto dopo la segnalazione dei parenti, il 69enne sarebbe stato ucciso con alcuni colpi d’arma da fuoco al volto, esplosi da distanza ravvicinata. I militari stanno ora indagando per far luce sul delitto e rintracciare i responsabili. Al vaglio i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.

Favara, omicidio in contrada Poggio Muto: commerciante ucciso a colpi di pistola

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Carabinieri (Catanialive24.it)

È Francesco Simone, commerciante d’auto di 69 anni, la vittima dell’omicidio avvenuto nelle campagne di Favara, in provincia di Agrigento. Il 69enne è stato trovato senza vita questa mattina, giovedì 7 dicembre, in un terreno vicino la sua casa di campagna, in contrada Poggio Muto.

A fare la terribile scoperta, come scrivono alcune testate locali tra cui la redazione de Il Giornale di Sicilia, i familiari che hanno rinvenuto Simone, riverso al suolo ormai privo di vita. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine.

Sul posto si sono precipitati i carabinieri ed il medico legale. Da quanto ricostruito, secondo i primi accertamenti, il commerciante sarebbe stato ucciso a colpi di pistola al volto, due o tre proiettili esplosi da distanza ravvicinata.

Al vaglio i filmati delle telecamere di sorveglianza

Ora gli inquirenti stanno cercando di risalire alla dinamica del delitto e rintracciare i responsabili che si sono dileguati nel nulla. Ancora da chiarire anche il movente: il 69enne, titolare di una rivendita di automobili proprio nel comune dell’agrigentino, sembra avesse dei precedenti per usura e truffa, ma non è chiaro se possano essere collegati all’omicidio. A coordinare le indagini il pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinó, giunta sul posto.

Sono stati già acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza poste in zona che potrebbero aver ripreso il delitto o gli assassini in fuga.

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