Omicidio Arcoria: il suo assassino gli diede fuoco, ora sconterà l’ergastolo

Omicidio Arcoria: condannato all’ergastolo il suo assassino, Vincenzo Scafidi consumato con la complicità di Nunzio Lo Cicero.

In via definitiva Vincenzo Scafidi e Nunzio Lo Cicero sono condannati all’ergastolo per l’omicidio di Carmelo Arcoria.

Sconterranno i reati di omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco e distruzione di cadavere.

NUNZIO LO CICERO, IL COMPLICE

I FATTI

Il 15 dicembre 2010, in località Adrano contrada Ponte Saraceni, la polizia di Adrano ritrova il corpo carbonizzato di Carmelo Arcoria all’interno di un’autovettura totalmente distrutta dalle fiamme.

Carmelo Arcoria gestiva una cooperativa per la raccolta degli agrumi.

Dalle investigazioni è emerso che era coinvolto in un giro di false attestazioni di giornate lavorative dei braccianti agricoli, dirette ad ottenere indebite indennità di disoccupazione. Le investigazioni evidenziarono un credito di 5000 euro nei confronti di Vincenzo Scafidi, con il quale intratteneva da lunga data rapporti di lavoro.

Dall’analisi del traffico telefonico si è accertato che, tra il 12 e il pomeriggio del 13 dicembre 2010, Scafidi e Arcoria hanno parlato telefonicamente. Nel corso dell’attività tecnica è saltata all’occhio una conversazione nella quale il Scafidi ha ammesso, la paternità del delitto.

Il complice è Nunzio Lo Cicero ed entrambi, ormai condannati, sconteranno la pena nel carcere di Termini Imerese.

Impostazioni privacy