All’alba di oggi, la Polizia di Stato ha eseguito un’importante operazione denominata “Mezzaluna” nei confronti di un sodalizio criminale operante nel rione San Giovanni Galermo.
A coordinare l’attività la Direzione Distrettuale Antimafia.
34 le misure cautelari disposte per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanza stupefacente e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
30 persone sono finite in carcere, 3 ai domiciliari e 1 sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.
Questi i nomi dei soggetti tradotti in carcere:
tre successivi, sottoposti agli arresti domiciliari.
DI PASQUALE Nicola (cl. 1946);
CRISAFULLI Filippa (cl. 1988);
LAURIA Salvatore (cl. 1965).
L’ultima che segue, destinataria dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e/o domicilio:
TERRANOVA Graziella (cl. 1994).
I predetti sono indagati per i seguenti titoli di reato:
ALTAVILLA Sebastiano Mirko, BARBATO Nino Mario, BARBATO Maria, CAUDULLO Concetto, CAUDULLO Claudio, COCOLA Enrico Marco, COCOLA Michelangelo, CONSOLI Concetto Renato, CONSOLI Silvio, CRISAFULLI Filippa, CURIA Vito Andrea, DI PASQUALE Nicola, (), GANGI Vito Claudio, GIUFFRIDA Salvatore, GUERRERA Sebastiano, IERNA Antonino Michael, IERNA Filippo, IERNA Tanino Dario, LANZAFAME Stefano, MANTIA Alfredo, (), RAZZA Giuseppe, RUGGERI Angelo Massimo, SANTORO Angelo, SENTINA Sergio, VACCALLUZZO Maurizio, (), VENTALORO Carmelo, VENTALORO Giuseppe, VENTALORO Mirko, ZAPPALÀ Alessandro Carmelo. per il delitto p. e p. dall’art. 74 commi 1, 2 e 3, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, per essersi associati tra loro e con altri soggetti non identificati allo scopo di commettere più delitti di cui all’art. 73 stessa legge, consistenti nell’acquisto, detenzione al fine di vendita e cessione di sostanze stupefacente del tipo marijuana, skunk e cocaina, nonché gestendo la “piazza di spaccio” ubicata in diversi siti di via Ustica nel quartiere di San Giovanni Galermo, e cioè un luogo controllato dall’organizzazione e deputato, in determinate fasce orarie, alla cessione dello stupefacente tramite “pusher” e “vedette”. Con il ruolo di promotore, direttore ed organizzatore in capo a (), Ventaloro Carmelo, Gangi Vito Claudio e Consoli Concetto Renato. Con il ruolo di organizzatore in capo a (). Con l’aggravante di aver commesso il fatto in dieci o più persone. Con la recidiva reiterata specifica nel quinquennio per Altavilla, per Barbato Nino Mario, per Cocola Enrico Marco, per Consoli Concetto Renato, per Guerrera, per Ierna Antonino Michael, per Ierna Filippo, per Ierna Tanino Dario, per Lanzafame, per Mantia, per Razza, per Ruggeri, per Santoro, per Vaccalluzzo, per Ventaloro Giuseppe, per Ventaloro Mirko, per Zappalà, con la recidiva specifica per (), con la recidiva reiterata specifica per Barbato Maria, per (), per Gangi Vito Claudio, per Consoli Silvio, per Sentina, per (), per Ventaloro Carmelo, con la recidiva reiterata nel quinquennio per Giuffrida, con la recidiva reiterata per Cocola Michelangelo, con la recidiva generica per Caudullo Concetto.
In Catania dal mese di ottobre 2019 al mese di agosto 2020.
ALTAVILLA Sebastiano Mirko, BARBATO Nino Mario, BARBATO Maria, CAUDULLO Concetto, CAUDULLO Claudio, CAVALLARO Alfio, COCOLA Enrico Marco, COCOLA Michelangelo, CONSOLI Concetto Renato, CONSOLI Silvio, CRISAFULLI Filippa, CURIA Vito Andrea, DI PASQUALE Nicola, (), GANGI Vito Claudio, GIUFFRIDA Salvatore, GUERRERA Sebastiano, IERNA Antonino Michael, IERNA Filippo, IERNA Tanino Dario, LANZAFAME Stefano, LAURIA Salvatore, MANTIA Alfredo, (), RAZZA Giuseppe, RUGGERI Angelo Massimo, SANTORO Angelo, SCIUTO Antonino, SENTINA Sergio, VACCALLUZZO Maurizio, (), VENTALORO Carmelo, VENTALORO Giuseppe, VENTALORO Mirko, ZAPPALÀ Alessandro Carmelo. b) per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 110 c.p. e 73 c. 1 e 6, D.P.R. 9 ottobre 1990 nr.309, perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, senza l’autorizzazione di cui all’art. 17 e fuori dalle ipotesi previste dall’art. 75 della stessa legge, acquistavano, detenevano a fini di cessione, cedevano e comunque ponevano in commercio, sostanza stupefacente del tipo marijuana, skunk e cocaina (ad eccezione di Ierna Filippo che riforniva la piazza di spaccio di via Ustica di sola marijuana). Con l’aggravante di aver commesso il fatto in più di tre persone in concorso tra loro. Con la recidiva reiterata specifica nel quinquennio per Altavilla, per Barbato Nino Mario, per Cavallaro, per Cocola Enrico Marco, per Consoli Concetto Renato, per Guerrera, per Ierna Antonino Michael, per Ierna Filippo, per Ierna Tanino Dario, per Lanzafame, per Razza, per Ruggeri, per Santoro, per Vaccalluzzo, per Ventaloro Giuseppe, per Ventaloro Mirko, per Zappalà, con la recidiva specifica per (), con la recidiva reiterata specifica per Barbato Maria, per (), per Gangi Vito Claudio, per Consoli Silvio, per Sentina, (), per Ventaloro Carmelo, con la recidiva reiterata nel quinquennio per Giuffrida, con la recidiva reiterata per Cocola Michelangelo, per Mantia, con la recidiva generica per Caudullo Concetto, per Lauria e per Sciuto.
In Catania dal 3 ottobre 2019 al 25 aprile 2020 per Altavilla, dal 17 ottobre 2019 al 31 luglio 2020 per Barbato Nino Mario, dall’ottobre 2019 all’agosto 2020 per Barbato Maria, in data 5 giugno, 8, 9, 10 e 30 luglio e 3 agosto 2020 per Cavallaro, dal 14 ottobre 2019 al 25 aprile 2020 per Caudullo Concetto, dal 10 ottobre 2019 al 16 aprile 2020 per Caudullo Claudio, dal 2 dicembre 2019 all’11 marzo 2020 per Cocola Enrico Marco, dal 16 ottobre 2019 al 18 marzo 2020 per Cocola Michelangelo, dall’ottobre 2019 al febbraio 2020 per Consoli Concetto Renato, dal gennaio al settembre 2020 per Consoli Silvio, dal 3 ottobre 2019 sino al 28 gennaio 2020 per Crisafulli, dal 17 ottobre 2019 al 31 luglio 2020 per Curia, dal 3 novembre 2019 al 14 gennaio 2020 per Di Pasquale, dal 3 ottobre 2019 al 12 giugno 2020 per (), dall’8 ottobre all’11 dicembre 2019 e dall’11 al 24 aprile per Gangi Vito Claudio, dal 6 marzo al 20 giugno 2020 per Giuffrida, dal 4 al 21 ottobre 2019 per Guerrera, dal 18 ottobre 2019 al 24 luglio 2020 per Ierna Antonino Michael, dal 23 ottobre 2019 al 22 maggio 20202 per Ierna Filippo, dall’11 marzo al 29 marzo 2020 e dal 25 maggio al 6 luglio 2020 per Ierna Tanino Dario, dal 3 ottobre 2019 al 28 gennaio 2020 per Lanzafame, in data 21 maggio e 7 luglio 2020 per Lauria, dal 3 ottobre 2019 al 28 gennaio 2020 per Mantia, dal 16 ottobre al 30 novembre 2019 per (), dal 19 ottobre al 12 dicembre 2019 per Razza, dal 4 ottobre 2019 al 10 giugno 2020 per Ruggeri, dal 17 ottobre 2019 al 25 aprile 2020 per Santoro, dal 10 al 26 aprile 2020 per Sciuto, dal 5 febbraio al 18 marzo 2020 per Sentina, dal 10 ottobre 2019 al 15 aprile 2020 per Vaccalluzzo, dal mese di ottobre 2019 al 20 giugno 2020 per (***), dal 17 ottobre 2019 al 15 aprile 2020 per Ventaloro Carmelo, dal 15 ottobre 2019 al 5 agosto 2020 per Ventaloro Giuseppe, dal 6 ottobre 2019 al 18 aprile 2020 per Ventaloro Mirko, dal 15 ottobre 2019 all’11 gennaio 2020 per Zappalà.
VACCALLUZZO Fabio
d) per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv, 110, c.p. e 73 c. 1, 4 e 6, D.P.R. 9 ottobre 1990 nr.309, perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in concorso con Vaccalluzzo Maurizio, Ventaloro Mirko, Caudullo Claudio ed altri, senza l’autorizzazione di cui all’art. 17 e fuori dalle ipotesi previste dall’art. 75 della stessa legge, cedeva sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Con l’aggravante di aver commesso il fatto in più di tre persone in concorso tra loro.
Con la recidiva reiterata specifica nel quinquennio.
In Catania dal 6 al 25 dicembre 2019.
TERRANOVA Graziella
e) per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv, 110, c.p. e 73 c. 1 e 4, D.P.R. 9 ottobre 1990 nr.309, perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in concorso con Vaccalluzzo Maurizio, senza l’autorizzazione di cui all’art. 17 e fuori dalle ipotesi previste dall’art. 75 della stessa legge, deteneva a fini di cessione e cedeva sostanza stupefacente del tipo marijuana.
In Catania dal 25 dicembre 2019 al 16 marzo 2020.
Il provvedimento restrittivo, emesso sulla base di indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga di Catania con il diretto contributo del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, accoglie gli esiti di una complessa ed articolata attività investigativa, condotta tra il mese di ottobre 2019 e quello di settembre 2020, che si è incentrata su una delle “piazze di spaccio” storiche del capoluogo etneo.
Si tratta della “piazza di spaccio” di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana ubicata in questa via Ustica nel rione San Giovanni Galermo, la cui operatività risale già agli anni ‘90.
Nel corso dell’attività d’indagine sono stati acquisiti gravi indizi in relazione alla esistenza di un gruppo ben organizzato che gestiva con regolarità e costanza lo spaccio di stupefacente del tipo cocaina e marijuana, con una perfetta distribuzione di compiti tra capi – piazza, pusher, vedette e custodi dello stupefacente.
Nonostante le barriere e le fortificazioni allestite da tale gruppo criminale, gli investigatori della Sezione Antidroga, applicando il consolidato protocollo di indagini seguito dalla Direzione Distrettuale Antimafia per contrastare il fenomeno delle piazze di spaccio a Catania, sono riusciti ad occultare videocamere all’interno della piazza di spaccio in argomento, riprendendo per mesi il fiorente traffico di stupefacenti e ottenendo gravi inizi di colpevolezza a carico degli indagati.
In particolare, le attività d’indagine esperite, sia di tipo tecnico che di tipo tradizionale, hanno consentito di ricostruire, in una fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contradittorio delle parti, la “struttura operativa” della “piazza di spaccio” di via Ustica e l’organigramma dell’associazione criminale che da anni controlla la zona, e di contestare il ruolo di capi promotori a GANGI Vito Claudio inteso “Nino povero ammore”, CONSOLI Concetto Renato inteso “Ciccio a niura”, VENTALORO Carmelo e (***).
Nel corso delle investigazioni è stato documentato che lo smercio delle sostanze stupefacenti si svolgeva in base a 5 precisi turni di spaccio, suddivisi per luoghi e distribuiti su diverse fasce orarie, ed avveniva sia in strada che all’interno di alcune abitazioni fortificate gestite dall’organizzazione e stabilmente dedicate all’attività di spaccio.
Le videocamere piazzate dagli investigatori all’interno della piazza di spaccio hanno documentato innumerevoli cessioni di sostanze stupefacenti da parte dei pusher dell’organizzazione ai vari acquirenti che si succedevano ininterrottamente in via Ustica.
Al fine di accertare le responsabilità dei soggetti impiegati nella piazza di spaccio all’interno di un’abitazione sita al quarto piano di via Ustica n. 22, non potendo utilizzare telecamere esterne, sono stati impiegati agenti sotto copertura che per mesi hanno acquistato cocaina dagli ignari spacciatori filmando le cessioni e i volti dei pusher che si alternavano nei turni di spaccio e consentendo di fornire una adeguata risposta investigativa a questa nuova diffusa modalità di gestione della piazza di spaccio che, per sfuggire alle videoriprese ha arretrato il raggio di azione all’interno di luoghi chiusi.
Per incrementare il proprio “giro d’affari” illecito, l’organizzazione criminale gestiva la “piazza di spaccio” di via Ustica secondo canoni di vera e propria strategia “commerciale”; ad esempio, in occasione della vigilia di Natale, al fine di fidelizzare gli acquirenti, i capi promotori facevano giungere presso la “piazza di spaccio” una grossa fornitura di panettoni che venivano regalati come omaggio natalizio ai numerosi soggetti che, come ogni giorno, acquistavano le dosi di cocaina e marijuana.
I proventi illeciti della piazza di spaccio si aggiravano intorno ai 10.000 euro al giorno e confluivano nella “cassa comune” dell’organizzazione alla cui gestione era preposto uno degli indagati il quale riscuoteva le somme di denaro direttamente presso la propria abitazione, dove veniva sistematicamente raggiunto da diversi membri dell’associazione criminale a chiusura del turno di spaccio.
L’indagine permetteva di ricostruire, altresì, il sistema di approvvigionamento di cocaina della piazza di spaccio, dimostrando come, l’organizzazione si occupava di assicurare costanti rifornimenti di cocaina avvalendosi di contatti con trafficanti calabresi.
A riscontro dell’attività, la mattina del 29.06.2020, presso il porto di Messina, personale della Squadra Mobile traeva in arresto il presunto corriere dell’organizzazione criminale GIUFFRIDA Salvatore mentre sbarcava dal traghetto proveniente da Villa San Giovanni (RC); ad esito di perquisizione della autovettura condotta dall’indagato, si rinvenivano, all’interno di un vano occulto, ricavato nella scocca posteriore del veicolo, 5 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in 5 “panetti” e destinata alla piazza di spaccio di via Ustica.
L’operazione di Polizia Giudiziaria è stata denominata “Mezzaluna” in ragione della peculiare conformazione architettonica a semicerchio di via Ustica, caratterizzata dalla presenza di più palazzi, uno accanto all’altro, che formano, per l’appunto, una sorta di “mezzaluna”, la cui peculiare forma negli anni ha sempre assicurato al gruppo criminale un agevole controllo degli ingressi presso la “piazza di spaccio” controllata dal gruppo di riferimento.
Espletate le formalità di rito, tutti gli indagati sono stati allocati presso varie carceri siciliane e/o sottoposti agli obblighi cui sono destinati.
Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato avallate dal G.I.P. in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.
Per le vaste ed articolate attività dinamiche sul territorio ed il rintraccio e cattura dei destinatari delle misure cautelari emesse, la Squadra Mobile della Questura di Catania è stata coadiuvata dal Servizio Centrale Operativo e ha agito sotto il diretto coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che ha inviato nel Capoluogo etneo numerosi equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine provenienti da diverse città d’Italia.
Non è mancata la partecipazione di equipaggi della locale Questura e delle sue articolazioni nonché di unità specializzate come Polizia Scientifica, Reparto Mobile, Cinofili e anche di un elicottero del Reparto Volo.
Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare sono state impiegati oltre 250 operatori.
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