L’edificio che ospita l’ospedale di Giarre, in provincia di Catania, supera con successo i test sulla vulnerabilità sismica.
I corpi di fabbrica sono risultati idonei ad ospitare il nosocomio, come si evince dalla relazione del perito, nominato dall’Ufficio tecnico dell’Asp di Catania, che ha appena ultimato il suo lavoro.
Solo una piccola parte del plesso, pari a meno del 10 per cento della superficie totale, dovrà essere sottoposta ad interventi.
Senza però che questo – rilevano i periti – comprometta in nessun modo la tenuta sismica del presidio ospedaliero.
“La nostra attenzione, vigile quanto doverosa, per l’ospedale di Giarre – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – come per tutte le altre strutture sanitarie dell’Isola, continua senza tregua, con cantieri aperti ovunque ed altri già chiusi e completati. Per troppo tempo, a causa delle decisioni di chi ci ha preceduto, la comunità del comprensorio ionico-pedemontano ha sofferto indifferenza e abbandono. Rinnoviamo il nostro impegno, che già l’anno scorso ha portato alla riapertura del Pronto soccorso – continua il governatore – a far sì che i cittadini di quell’area possano usufruire pienamente di un presidio irrinunciabile per la tutela della salute e di una rete ospedaliera idonea ed efficiente. Paghiamo in tutta Italia la carenza di sanitari, frutto di scelte scellerate compiute negli ultimi trent’anni, ma non ci arrendiamo”.
C’è il “via libera”, dunque, alla progettazione per la messa in sicurezza sismica del “Sant’Isidoro”, in corso di affidamento.
E al contestuale trasferimento della Tac nei locali adiacenti al nuovo Pronto Soccorso.
Una pianificazione, questa, prevista nel progetto di ristrutturazione dell’intera area dell’emergenza dell’ospedale.
Illustrata alle Istituzioni regionali e locali nel corso dei numerosi briefing che si sono svolti, nel tempo, nella struttura sanitaria.
Già in corso, infine, la gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione della nuova camera calda del Pronto Soccorso.