Un uomo di 83 anni, che una settimana fa era stato investito da una microcar, è deceduto la scorsa notte in ospedale a Palermo.
Non ce l’ha fatta l’uomo di 83 anni che otto giorni fa era rimasto coinvolto in un drammatico incidente stradale a Palermo. L’anziano è deceduto la scorsa notte in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate nel sinistro avvenuto lo scorso 4 febbraio
L’83enne era stato investito da una microcar, condotta da un ragazzo di 16 anni, mentre attraversava la strada. Immediatamente era stato soccorso e trasportato in ospedale, dove, purtroppo, gli sforzi dei medici per salvargli la vita sono risultati inutili: ieri notte, il cuore dell’anziano ha smesso di battere per sempre.
Palermo, travolto da microcar mentre attraversa: morto 83enne
È morto la scorsa notte, tra domenica 11 e lunedì 12 febbraio, Roberto Hodl, l’83enne che era stato investito lo scorso 4 febbraio da una microcar a Palermo.
Hodl, stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine, come scrive Palermo Today, stava attraversando la carreggiata, in viale del Fante, quando è sopraggiunto il veicolo, condotto da un 16enne, che lo ha urtato facendolo sbalzare sull’asfalto battendo violentemente la testa al suolo.
Subito sul posto si è precipitato un equipaggio del 118 che, dopo i primi tentativi di rianimazione, ha trasportato l’83enne d’urgenza all’ospedale Villa Sofia, dove è giunto in condizioni disperate. I medici hanno provato in tutti i modi a tenerlo in vita, ma ogni sforzo è stato vano: ieri notte, a causa delle gravi lesioni riportate, è deceduto.
Le indagini sull’incidente sono state affidate agli agenti della Polizia Municipale del capoluogo siciliano che hanno anche svolto i rilievi sul posto dopo l’investimento. Ora il 16enne risulterebbe indagato per omicidio stradale e la microcar è stata posta sotto sequestro per tutti gli accertamenti sul caso.
Hodl era arrivato in Sicilia quando aveva 9 anni
Dolore per la comunità di Palermo, dove Hodl era molto conosciuto. Roberto era un esule fiumano che si era trasferito in Sicilia nel dopoguerra, undici anni fa era stato insignito nel giorno della Memoria dal presidente dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un riconoscimento consegnato per la scomparsa della sorella Enrichetta che, nel giugno del 1945, venne arrestata da alcuni partigiani titini e di lei non si seppe più nulla.