All’ospedale Cervello di Palermo, alcuni operatori sanitari sarebbero stati aggrediti dai parenti di un defunto durante il trasferimento di una paziente in reparto.
Ancora episodi di violenza nei confronti del personale sanitario siciliano. Nei giorni scorsi, alcuni medici dell’ospedale Cervello di Palermo che si stavano occupando di trasferire in reparto una paziente, sottoposta ad un intervento chirurgico, sono stati aggrediti dai parenti di un defunto.
Quest’ultimi pretendevano che il personale aprisse nell’immediato la camera mortuaria per la sistemazione della bara. I sanitari sono stati, a quel punto, costretti ad accontentare le richieste. Si tratta della seconda aggressione avvenuta in pochi giorni nel capoluogo siciliano.
Palermo, operatori sanitari aggrediti in ospedale: ennesimo episodio di violenza
Alcuni operatori sanitari sono stati aggrediti e minacciati mentre si trovavano in servizio all’ospedale Cervello di Palermo.
Come riporta la redazione de Il Giornale di Sicilia, i medici stavano trasferendo da un’ambulanza ad un reparto una donna, che era stata sottoposta ad un intervento chirurgico non grave. Durante il trasferimento, però, sono stati avvicinati dai parenti di una persona deceduta che chiedevano di aprire immediatamente la camera mortuaria della struttura per sistemare la bara. A quel punto, gli operatori sanitari sono stati costretti ad aprire la camera mortuaria assecondando le richieste dei parenti del defunto dovendo di fatto, dare loro priorità rispetto alla paziente.
Sul caso potrebbero essere avviate le indagini dei carabinieri che già si stanno occupando di un’aggressione avvenuta nei giorni scorsi all’ospedale Civico di Palermo: un operatore sanitario è stato picchiato e minacciato da due conoscenti di un paziente. L’operatore è stato soccorso per le lesioni riportate, giudicate guaribili in 15 giorni. I due aggressori, invece, sono stati denunciati in stato di libertà con le accuse di minacce e violenza a incaricato di pubblico servizio.
Circa due settimane fa, invece, un operatore sanitario di 54 anni era stato colpito al volto con un pugno da un paziente 23enne che era in attesa di cure al Punto territoriale d’emergenza di Carini, in provincia di Palermo.
Le richieste dei sindacati
Un’escalation di violenza contro medici ed infermieri che hanno scatenato le reazioni di diversi sindacati che richiedono interventi affinché certi episodi non si ripetano in futuro. L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza nelle strutture sanitarie e garantire l’incolumità del personale che lavora con impegno al loro interno.