Erano presenti migliaia di persone alla fiaccolata in onore di Giulia Cecchettin, la ragazza trovata morta uccisa dal suo ex fidanzato. Sconvolto dal dolore, il padre lancia un messaggio rivolto a tutte le donne, considerando la sua Giulia come la figlia di tutti.
Sono tantissime le pagine social che oggi hanno pubblicato la stessa foto di Giulia Cecchettin: lei, sorridente, abbraccia un albero. Alcuni hanno sostituito l’albero con un’enorme matita gialla, simboleggiando il suo futuro da disegnatrice e fumettista: Futuro che non le è stato concesso, a causa di una scelta egoista che ha compiuto Filippo Turetta.
“Io prometto di non essere mai come Filippo”, recita uno striscione attaccato da un bambino di 11 anni sulla cancellata dell’abitazione dove abitava Giulia, in provincia di Venezia. Ma a parlare oggi non sono solamente le immagini dei social network e chi si esprime in parole di ricordo e vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia: oggi parla anche il padre di Giulia e lancia un messaggio rivolto a tutte le donne.
“Denunciate sempre”, dice il padre di Giulia rivolto a tutte
Un lutto che si estende in tutta la regione e colpisce Italia ed Europa, coinvolta nella sua totalità nel caso Giulia Cecchettin. Il ricordo di Giulia oggi è particolarmente legato alle parole del padre Gino, rimasto vedovo un anno fa. L’uomo, distrutto dal dolore, è rimasto per due giorni chiuso in casa con gli altri due figli: “amore, mi manchi già tantissimo. Abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia”. Poi, aggiunge una citazione che invita a riconoscere il vero amore come qualcosa che non delude, non umilia, non ferisce, non urla, non picchia e non uccide.
Gino, uscendo dal cancello della sua abitazione, invita a far nascere nuova consapevolezza da questa tragedia: dichiara che la sua famiglia si impegnerà attivamente nel combattere affinché questa situazione non si ripeta ancora. “Guardatevi bene nella vostra relazione”, dice Gino, chiedendo ad ogni donna di parlare con chiunque possa darle fiducia.
Parlare anche solamente di un minimo dubbio può salvare la vita: “per non essere qui a celebrare di nuovo un altro femminicidio”. In lacrime, il padre di Giulia ammette che per sua figlia oggi è troppo tardi, ma invita a fare qualcosa da parte di chi ha ancora la possibilità di salvarsi.