Tra le tradizioni gastronomiche che contraddistinguono il vero catanese è la Pasta ca Triaca. Questo piatto, rinomato per la sua cremosità e sapore avvolgente, cela una storia affascinante che si intreccia con la cultura e le influenze peculiari della città.
Il termine “Triaca” affonda le sue radici nell’antico latino, indicando inizialmente una cura medicinale a base di erbe e spezie. Nel contesto del dialetto catanese, “triaca” assume un significato differente, facendo riferimento ai fagioli e richiamando l’espressione “triacusu“, che potrebbe essere interpretata come un termine per descrivere qualcuno spocchioso o malandrino.
Nel XIX secolo, la parola “triaca” veniva utilizzata per denotare un rimedio medicinale particolare, un composto di ingredienti diversi che, si diceva, possedesse varie proprietà curative. Non è quindi da escludere che la Pasta ca Triaca avesse originariamente uno scopo terapeutico, concepito come una sorta di elisir per fronteggiare le aspre giornate invernali o mitigare i malanni di stagione.
Col passare del tempo, però, questa ricetta catanese ha emancipato la sua identità originaria, trasformandosi in un piatto amatissimo per il suo sapore distintivo e la sua consistenza cremosa. Non è più solamente un rimedio, ma un’autentica prelibatezza che i catanesi mangiano durante la stagione autunnale e invernale.
La Pasta ca Triaca resta amatissima anche dai turisti: assaggiando questo piatto si intraprende anche un viaggio attraverso il tempo, esplorando le radici antiche di una terra unica come la Sicilia.
Come per ogni piatto tradizionale, la Pasta ca Triaca catanese cela i suoi piccoli segreti per garantire un sapore straordinario. Le nonne consigliano l’uso di erbe aromatiche fresche di alta qualità e la selezione di legumi di prima qualità per un risultato autentico e genuino.
Gli ingredienti e la preparazione sono semplici, basta usare i prodotti di qualità e seguire la ricetta tradizionale catanese. Il primo ingrediente è 1 kg di fagioli freschi, 300g di pasta, 400g di pomodorini, 1 cipolla, pepe nero, sale e non può mancare l’olio extra vergine di oliva.
Per iniziare con la preparazione, bisogna sbucciare i fagioli dal baccello e lavarli attentamente. Poi in una pentola alta, mettere i fagioli, la cipolla tritata, i pomodorini tagliati e abbondante acqua. La quantità d’acqua è cruciale per evitare che i fagioli si attacchino alla pentola durante la cottura. Cuocere a fuoco basso per circa un’ora, aggiungendo sale e pepe a piacere.
Una volta che gli ingredienti sono ben cotti e amalgamati, aggiungere la pasta e cuocere rispettando i tempi indicati sulla confezione. Regolare di sale e pepe nero secondo il proprio gusto. E’ importante servire la “Pasta ca Triaca” catanese calda, eventualmente guarnendo con un filo di olio d’oliva
Vincenzo Rea
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